Moderna: immunità a lungo termine

L’Amministratore delegato della Moderna, Stéphane Bancel, ha  precisato che il vaccino dovrebbe proteggere contro il coronavirus fino a due anni. Ha affermato: “Lo scenario da incubo descritto dai media in primavera sul rischio che i vaccini durassero solo un mese è escluso”.

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) e la Commissione europea hanno dato ieri il via libera al vaccino dell’azienda statunitense, definito “efficace e sicuro”. Lo scorso 21 dicembre era arrivata l’approvazione di quello di Pfizer-BioNtech. Nei prossimi tre mesi, giungeranno in Italia 1,3 milioni di dosi Moderna, con cadenza settimanale: 100mila a gennaio, 600mila a febbraio e 600mila a marzo.

La Moderna rassicura

Bancel ha specificato che: “Il decadimento degli anticorpi generati dal vaccino ha un andamento molto lento. Quindi riteniamo che la protezione possa durare un paio d’anni. Tuttavia servono altri dati per una valutazione definitiva sulla durata.

Il Presidente del Veneto Luca Zaia ha annunciato: “Per quanto riguarda le vaccinazioni siamo primi in Italia: oggi li finiamo tutti. Ora speriamo in Moderna”.

I medici di medicina generale e i pediatri

Ieri il Segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, aveva espresso la disponibilità della categoria a vaccinare contro il Covid dopo essere stata a sua volta immunizzata. Oggi la risposta del Ministro della Salute, Roberto Speranza che ha affermato: “I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, come tutto il personale sanitario, hanno la priorità nelle vaccinazioni. Come già previsto dal piano strategico, avranno un ruolo fondamentale in fasi diverse della campagna di somministrazione del vaccino anti Covid-19”. 

Italia prima in Ue per vaccinazioni

Con oltre 320 mila somministrazioni finora effettuate, lo 0,55% del totale,  l’Italia è il primo Paese nell’Unione Europa per numero di vaccinazioni contro il Covid. Nella classifica mondiale è all’ottavo posto. È quanto emerge dall’attività di ricerca raccolta nel sito Our World in Data, le cui fonti sono i ;inisteri della Salute dei vari Paesi. Ai primi dieci posti, nell’ordine, ci sono Israele, Emirati Arabi, Bahrain, Stati Uniti, Gran Bretagna, Danimarca, Russia, Italia, Germania e Canada.

 

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