Mozambico, suora italiana morta in attentato jihadista: “le hanno sparato a bruciapelo”

La missionaria comboniana uccisa in Mozambico, Suor Maria de Coppi, è stata vittima di un “attentato jihadista. Hanno bussato alla porta della missione, suor Maria ha aperto e le hanno sparato a bruciapelo”. Lo racconta all’Adnkronos padre Alex Zanotelli, missionario comboniano in contatto con le consorelle della suora uccisa.

“La missione – racconta Zanotelli – si trova in una zona non lontana da Cabo Delgado, dove c’è un ritorno massiccio di jihadismo. Li’ c’e’ una grande rabbia popolare, la gente non riesce nemmeno ad accendere il gas del fornelletto per il cibo quotidiano. E il nostro Paese continua a genuflettersi”.

Tutti i sopravvisuti sono fuggiti verso Nacala

Dell’attentato qualche ora fa è stata data notizia sulla pagina Facebook del Centro missionario di Concordia-Pordenone. “Don Lorenzo e don Loris sono vivi. Ringraziamo Dio – scrive il centro -. I ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali. Suor Maria, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto, è stata uccisa durante l’agguato. Tutti i sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala”.

Suor Maria denunciò più volte lo sfruttamento e il terrorismo. La missionaria comboniana aveva 83 anni ed era in Mozambico dal 1963. Era originaria di Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso. “Dal 1963 suor Maria portava aiuto, sostegno, amore, dedizione alle popolazioni del Mozambico.È terribile, inaccettabile, dolorosissimo sapere che proprio lì, proprio mentre compiva la sua missione di pace e carità, è stata brutalmente assassinata”. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, esprime il suo “immenso cordoglio” per la morte della missionaria.

“Il primo pensiero va alla sua famiglia, a tutti coloro (e sono tanti) che le hanno voluto bene, alle Suore Comboniane di cui faceva parte, alla comunità di Vittorio Veneto, da cui era partita tanti anni fa per seguire la sua vocazione missionaria. La meravigliosa vita di bontà e altruismo di suor Maria – conclude Zaia – è finita con un terribile orrore, il che rende la sua figura ancora più grande, indimenticabile”.

(foto di Pixabay)

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Redazione

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