La richiesta di stato di emergenza nazionale è stata inviata ieri pomeriggio dopo un incontro tra la Presidente facente funzione della Regione, Irene Priolo, e la Presidente del Consiglio. “Abbiamo chiesto al Governo di accogliere tempestivamente la richiesta di stato di emergenza per assicurare il sostegno alle popolazioni più colpite, in particolare delle province di Ravenna e Forlì-Cesena e della Città metropolitana di Bologna” – ha affermato Priolo.
“La Presidente Meloni – ha aggiunto Priolo – che ringrazio per l’incontro, ha confermato la disponibilità del Governo a riunirsi tempestivamente per accogliere le nostre richieste e deliberare di conseguenza. Da parte nostra prosegue senza sosta l’impegno di assistenza alla popolazione e di ripristino dei primi danni causati dal ciclone Boris. Continuiamo a essere al fianco delle comunità e degli amministratori“.
Il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha dichiarato che il Governo si avvierà a richiedere la sottoscrizione di una polizza assicurativa contro i rischi naturali da parte dei proprietari della casa che insistono in zone ad elevato rischio idrogeologico.
Nel corso del suo intervento all’Insurance High-level Conferenze organizzata da Ania in partnership con la Presidenza italiana del G7, il Ministro ha dichiarato che – “E’ finito il tempo in cui lo Stato poteva erogare risorse per tutti e per sempre”.
“Si fa presto – ha continuato Musumeci – a parlare di nuova patrimoniale sulla casa, immagino già le polemiche, ma è necessario “un cambio culturale. Siamo stati accanto alla Regione e continuiamo a esserlo, ma non parliamo di ricostruzione affidata al Generale Figliuolo – ha poi affermato – quella è straordinarietà, che non c’entra con la prevenzione ordinaria che va fatta in tempo di pace, e quando c’è un’alluvione e quando non c’è”.
Musumeci ha inoltre detto che – “nel ddl al quale stiamo lavorando è prevista una cabina di regia guidata da un Commissario straordinario nella quale siano presenti regioni ed enti locali, ma con tempi contingentati, 30, 45 giorni… dopo di che il Commissario è autorizzato ad andare avanti a prescindere dal parere non espresso dagli Enti locali“.
Le dichiarazioni del Ministro lasceranno certamente aperto il campo alle polemiche e alle osservazioni degli Enti locali e molto probabilmente anche a qualche protesta da parte della popolazione.