Naufragio Crotone, Governo difende la Guardia Costiera

Non si ferma l’inchiesta aperta per fare luce sulla macchina dei soccorsi nelle ore che hanno preceduto il naufragio di Crotone. Nell’occhio del ciclone la Guardia Costiera, difesa a spada tratta dal Governo.

“Ricordando con una preghiera i morti innocenti sulle coste calabresi non posso che sottoscrivere riga per riga le parole dell’ufficiale della Guardia costiera che ha parlato oggi con il Corriere e che ha reso giustizia agli uomini e alle donne in divisa, 10.200, codardamente coinvolti in una squallida battaglia politica”, afferma in videocollegamento a Palermo il Vicepremier Matteo Salvini.

“Dico grazie alle donne e agli uomini di mare che hanno come missione salvare vite. Faccio un appello a certa politica e a certo giornalismo: limitate la polemica alla politica e ai palazzi parlamentari, non coinvolgete pezzi di Stato di cui siamo orgogliosi. Perché anche stanotte gli uomini e le donne della Guardia costiera anche stanotte erano per mare soccorrendo, salvando e portando in sicurezza”, ha aggiunto.

Sulla stessa linea il Viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi: “Io sono per fare chiarezza, ma non mi piace che qualcuno metta in discussione le forze di soccorso italiane, che non dipendono dalla politica ma dalla loro condotta che è nel loro Statuto e che li porta a essere soccoritori in mare a prescindere”, afferma. “Mi dispiace che vengano accusate persone che dedicano la loro vita ai salvataggi della gente in mare – continua –. La nostra Guardia costiera è quella che, a livello mondiale, negli ultimi venti anni ha salvato più persone. Se il problema è ‘chi fa il ministro o il vice ministro’ ne parliamo, ma che nessuno tocchi la Guardia costiera perché metteremmo in discussione un Corpo che è ammirato a livello mondiale e vorrei venisse ammirato anche da questo Paese”.

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Redazione

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