Navalny: condannato a 3 anni e 5 mesi. Proteste a Mosca

Un giudice del tribunale distrettuale Simonovsky ha condannato Alexei Navalny a 3 anni e 5 mesi di carcere. È stata accolta la richiesta del Servizio Penitenziario Federale di convertire la pena sospesa in detenzione reale, a causa della presunta violazione dei termini della libertà vigilata da parte di Navalny.

La pena è stata ridotta dai 3 anni e 5 mesi a 2 anni e 5 mesi poiché il giudice ha preso in considerazione l’anno di detenzione per il caso Yves Rocher. Ma il suo team non ha accettato la sentenza  e così è scattato immediatamente un tweet dal Fondo anticorruzione: “ Venite subito alla piazza del Maneggio! Il nostro Paese è piombato nella più completa illegalità, dobbiamo opporci”

Durante il processo, Navalny ha chiesto il suo rilascio e di quello di tutti gli altri prigionieri politici. Si è rivolto al giudice con queste parole: “Tutto questo è un teatrino illegale. Sta accadendo per intimidire un gran numero di persone: vogliono imprigionare una persona per spaventarne milioni”“Abbiamo dimostrato – prosegue Navalny – che a commettere l’attentato è stato Putin e questo non lo accetta. Passerà alla storia come un avvelenatore”. 

Processo Navalny, i manifestanti in strada

Era prevedibile che a seguito della sentenza sarebbero scese in piazza centinaia di persone. Finora si tratta di 307 quelle che sono state fermate davanti al tribunale e 4 a Inzhevsk. Un numero elevato, 5.400, di persone sta manifestando da ieri e nel frattempo sono scattati i procedimenti penali e gli arresti amministrativi.

Anche la moglie di Navalny, Yulia Navalnaya, è diventata una figura chiave delle proteste e che fino a questo momento, ha preso soltanto una multa da 210 euro per aver manifestato. Alla sua portavoce, Kira Yarlish, sono stati dati i domiciliari fino al 23 marzo. Ora Putin avrà a che fare invece con gli USA, dopo aver sostenuto che Mosca non si interessa alle valutazioni di Washington.

Risposta non delle migliori e che non ha lasciato indifferente il neo segretario di Stato USA Antony Blinken. “Il governo russo fa un grande errore se crede che questo riguardi noi. Riguarda loro, il governo, la frustrazione del popolo russo verso la corruzione, l’autocrazia“. Intanto i fatti avvenuti in Russia stanno smuovendo anche molte delle decisioni che si stanno prendendo in Europa.

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