Alexei Navalny è stato trasferito in una struttura medica carceraria. Il dissidente accusa “sintomi di una malattia respiratoria, inclusa febbre alta“, si legge sul comunicato stampa che giunge dalla struttura. Il quotidiano russo Izvestia fa sapere inoltre che Navalny ha fatto il tampone per accertare la presenza di una infezione da Covid-19.
Il ricovero giunge poche ore dopo l’ennesima richiesta di aiuto lanciata da Navalny sui social, nella giornata di ieri. “Ho 38 di febbre e tossisco, nella mia squadra di detenzione ci sono tre malati di tubercolosi su 15 persone, ovvero il 20% dei reclusi. Io naturalmente continuo lo sciopero della fame, per veder rispettato il mio diritto di essere visitato da medici di mia fiducia“, scriveva su Instagram.
Da settimane chiedeva di vedere un medico, fino allo sciopero della fame
Le condizioni di salute dell’oppositore di Putin, condannato a due anni e mezzo per aver violato la libertà provvisoria, si aggiungono a un quadro di cattive condizioni di detenzione. Navalny, infatti, da settimane denuncia la mancata risposta alla sua richiesta di essere visitato per forti dolori alla schiena e ad una gamba, tanto da aver intrapreso lo sciopero della fame. Insieme a questa disattenzione della struttura, poi, continui richiami che fanno sospettare la volontà di muovere il detenuto all’isolamento e la privazione del sonno.