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Nave Thaon di Revel partita da La Spezia

Nave Thaon di Revel, ultima nave consegnata alla Marina Militare, è partita oggi dal porto della Spezia alla volta del Canale di Suez. L’unità, al comando del capitano di fregata Emanuele Morea, ha recentemente raggiunto la prontezza operativa al termine di un intenso ciclo di addestramento svolto presso il centro di addestramento aeronavale della Marina (MARICENTADD), e parteciperà per la prima volta, nei prossimi mesi, alla missione a guida europea “EUNAVFOR Somalia – Operazione Atalanta” (acque del Mar Rosso, del Golfo di Aden e dell’Oceano Indiano) e alla missione internazionale “EMASOH – European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz” (acque dell’Oceano indiano e Stretto di Hormuz) attualmente sotto comando italiano.

Dopo l’attraversamento del Canale di Suez, nel corso della navigazione in Mar Rosso, la nave potrà inoltre fornire supporto alla missione internazionale “Combined Maritime Force” (CMF), con riferimento alla cooperazione per la sicurezza marittima regionale. Infine, nell’ultima parte dell’anno, l’unità sarà parte integrante del dispositivo di protezione che verrà attivato in occasione dei mondiali di calcio in Qatar.

Nave Thaon di Revel appartenente alla classe PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura) e varata il 15 giugno 2019, quale prima di 7 unità della classe rappresenta lo stato dell’arte dell’evoluzione tecnologica espressa in campo militare dalla cantieristica nazionale e dalle ditte leader del settore. È in grado di svolgere una vasta gamma di missioni da quelle strettamente militari ad altre di natura più spiccatamente interagenzia ed interministeriale, grazie all’approccio multipurpose by design adottato sin dalla fase di progettazione, che le rende particolarmente idonea anche all’impiego in scenari di operazioni di assistenza umanitaria e soccorso alla popolazione civile in caso di calamità (Humanitarian Assistance e Disaster Relief).

L’attività in svolgimento sarà l’occasione per impiegare sul campo le nuove tecnologie dei sistemi imbarcati e darà la possibilità di mostrare l’elevata versatilità e polivalenza, caratteristica principe di queste nuove unità pronte ad operare in mari lontani a tutela degli interessi del nostro Paese.

(fonte Marina Militare)

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