Esattamente come già lo scorso anno, Vladimir Putin ‘dimentica’ i leader occidentali e il Segretario generale dell’ONU nei suoi tradizionali auguri di fine anno a conferma della trasformazione, da parte del Cremlino, della guerra contro l’Ucraina in un conflitto contro l’intero blocco che sostiene Kiev, nella speranza di consolidare il ‘sud globale’ che vi si oppone.
Dal ‘Presidente’ dell’Abkhazia, Aslan Bzhania, al Segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista del Vietnam, Nguyen Phu Trong, e al Presidente Vo Van Thuong, l’elenco dei destinatari dell’omaggio del Presidente russo include a Occidente, solamente il Premier dell’Ungheria, Viktor Orban, a cui Putin ricorda come “malgrado la situazione internazionale difficile, vi è stata una dinamica positiva nelle relazioni bilaterali”, il Papa, di cui loda “l’impegno per i valori umanisti e la giustizia”, auspicando che “continui a promuovere la pace, l’accordo e la comprensione reciproca fra le Nazioni attraverso i suoi sforzi senza sosta”, il Presidente serbo Alexander Vucic e il Presidente della Turchia, Recep Tayyp Erdogan.
L’augurio più consistente a Xi Jinping
Il messaggio più lungo del Presidente russo è riservato a Xi Jinping, a cui ricorda “il potente impeto allo sviluppo di una partnership complessiva e a una interazione strategica” impresso dai vertici dell’anno passato e il raggiungimento dell’obiettivo di un interscambio di più di 200 miliardi l’anno “raggiunto in anticipo sui tempi”.
(Screenshot da Sky)