Nexi, che solo il mese scorso ha annunciato un Memorandum of Understanding per la fusione con SIA, prosegue il consolidamento in Europa firmando la fusione con la danese Nets, controllata da un consorzio di fondi guidati da Hellman & Friedman. La ‘nuova Nexi’ avrà accesso a un mercato su 25 paesi e per 4.600 miliardi in termini di spesa dei consumatori e con una penetrazione media dei pagamenti digitali al 33% e il suo portafoglio si amplierà coprendo tutto l’ecosistema dei pagamenti.
Resterà quotata in Borsa a Milano e alla guida ci saranno sempre Paolo Bertoluzzo come Ceo e Michaela Castelli come Presidente mentre Bo Nilsson entrerà in Cda come membro non-esecutivo insieme a un altro rappresentante di Hellman & Friedman.
“Nasce una paytech leader a livello europeo con scala e competenze uniche, che avrà la possibilità di svilupparsi in un mercato quattro volte più grande di quello attuale e ancora sotto-penetrato e con tassi di crescita a doppia cifra” sottolinea Bertoluzzo presentando l’accordo, e “potrà agire come motore del cambiamento digitale in Europa e contribuire in modo fondamentale alla transizione al cashless”. Nexi vuole conseguire un profilo superiore di profittabilità e generazione di cassa su larga scala, con resilienza del business ulteriormente rafforzata grazie alla diversificazione geografica, all’esposizione all’e-commerce e alla concentrazione della base clienti significativamente ridotta, spiega una nota in attesa che l’operazione venga presentata lunedì, prima dell’apertura dei mercati, alla comunità finanziaria. “Inoltre si troverà “n una posizione unica per cogliere ulteriori future opportunità di crescita organica e inorganica in Europa”.