Nuove ipotesi per David, il bambino rapito nel padovano

Continuano a tenere con il fiato sospeso  le indagini in corso per il ritrovamento di David, il bambino rapito a Padova due giorni fa. Il piccolo di 5 anni era stato strappato dalle braccia della madre, Alexandra Moraru, nel tragitto verso la scuola. Ieri sera, attorno alle 22.30, una pattuglia dei Carabinieri di Limena, paese in provincia di Padova, ha trovato il furgone con cui è stato fatto il rapimento. Il principale sospettato, attualmente ricercato, è Bogdan Hristache, il padre di David, un uomo di origine rumena che sarebbe stato aiutato da alcuni complici.

Il veicolo, un Mercedes Vito di colore nero, era in una zona industriale di Limena all’altezza dell’officina meccanica ‘Veba’: le autorità lo hanno riconosciuto grazie al riscontro con le immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso la fuga dei rapitori. È stato portato in un’area protetta per consentire ulteriori rilievi scientifici. L’ipotesi è che avessero pronto, nelle vicinanze, un altro veiocolo con cui fare il cambio e continuare a scappare.

Gli inquirenti sono entrati in possesso di una foto scattata dalla madre di David: ritratta c’è una donna che, secondo Alexandra Moraru, avrebbe spiato e pedinato lei e il figlio fino al punto dove è comparso il furgone. La donna, tuttavia, non è ancora stata identificata e sono in corso accertamenti a riguardo.

I problemi tra i genitori di David sono iniziati tempo fa, quando Alexandra, 26enne di origine moldava, si era rifugiata in Italia a seguito del pessimo comportamento dell’ex-compagno e nel 2018 la donna aveva ottenuto l’affido del figlio. La magistratura di Bucarest aveva anche imposto all’uomo il divieto di avvicinamento.

Due giorni fa, invece, mentre Alexandra stava accompagnando David a scuola, il Mercedes nero le si è accostato. Due uomini l’hanno immobilizzata e un terzo, che lei ha riconosciuto essere Bogdan, le ha tolto David dalle braccia. Una volta fatto salire il piccolo sul furgone i rapitori sono fuggiti facendo perdere ke loro tracce.

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Redazione

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