L’Università di Oxford, partner della casa farmaceutica AstraZeneca nello sviluppo del vaccino anti-Covid, ha iniziato le sperimentazioni di un nuovo farmaco contro l’Hiv, il virus dell’immunodeficienza umana trasmissibile anche durante un rapporto sessuale non protetto.
La prima fase di sperimentazione coinvolgerà 13 adulti negativi all’Hiv, di età compresa tra 18 e 65 anni e considerati non ad alto rischio di infezione. I soggetti selezionati riceveranno inizialmente una dose del vaccino anti-Hiv, e dopo quattro settimane verrà somministrata un’ulteriore dose di richiamo.
Attualmente, la prevenzione dell’Hiv si concentra in gran parte sull’uso del preservativo e di farmaci antiretrovirali utilizzati prima di aver contratto l’Aids. L’Università di Oxford ha affermato che il suo candidato al vaccino sarebbe la “soluzione migliore” per porre fine all’epidemia di Aids. I ricercatori sperano di ottenere risultati entro aprile 2022.
Il Professor Tomas Hanke, Professore di immunologia vaccinale presso l’Istituto Jenner e ricercatore capo, ha spiegato: “il ritmo del declino delle nuove infezioni da Hiv non è riuscito a raggiungere l’obiettivo prioritario concordato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2016: meno di 500.000 nuove infezioni all’anno nel 2020. Anche nel più ampio contesto di aumento del trattamento e della prevenzione con gli antiretrovirali, un vaccino contro l’Hiv rimane la soluzione migliore e probabilmente un componente chiave per qualsiasi strategia pensata per porre fine all’epidemia di Aids”.