Dal quartier generale del M5S a Campo Marzio, all’indomani della bordata lanciata da Giuseppe Conte alla festa del Fatto Quotidiano, emerge che il leader pentastellato ha detto chiaro e tondo che potrebbe abbandonare la comunità del Movimento se Beppe Grillo continuerà a comportarsi da “sopraelevato” e ha affermaato: “Noi vogliamo guardare avanti, parlare di temi e partecipazione: c’è un’intera comunità che non si fa mettere il bavaglio e non vuole censure, ma vuole discutere di temi e partecipazione”.
Tutto nasce dal fatto che Grillo, il garante e co-fondatore dei 5 Stelle, considera intangibili nome, simbolo e regola del doppio mandato. Per Conte, invece, questi temi possono tranquillamente essere discussi in occasione dell’assemblea costituente in programma questo autunno.
L’obiettivo di Conte è andare ‘oltre lo screzio avuto con Grillo e focalizzarsi su temi e proposte in vista della costituente. Ieri Conte ha spiegato che “della questione Grillo se ne occuperanno gli avvocati. I nostri iscritti sulla piattaforma parlano di economia e proposte programmatiche, non possiamo fermarci alla diatriba con Beppe.
Sembra che i rapporti tra Grillo e Conte al momento sono nulli mentre quelli tra il garante e Virginia Raggi proseguono con regolarità.La raggi in un’intervento ha detto: “Il Movimento nasce come idea, come metodo, come possibilità e io credo che oggi ci sia bisogno di tornare a quel metodo e a quel laboratorio, altrimenti si diventa solo la brutta copia degli altri partiti. Moltissimi elettori si sono allontanati perché il M5S ha iniziato a compiere una serie di movimenti non chiari, e continuare a rimanere in quell’ambito non credo avvicinerà altri elettori. Anzi, li farà allontanare. Perché un elettore tra un partito di sinistra, storico, radicato sul territorio come è sicuramente il Pd, e il M5S che si ricicla come partito di sinistra, forse sceglie l’originale e non la copia”