Squadra dei Rifugiati Olimpici bloccata in Qatar può ripartire per Tokyo

26 atleti, 16 allenatori – tra i quali come accompagnatore l’ex tiratore a segno e pluricampione olimpico italiano Niccolò Campriani   e dieci funzionari, sono stati autorizzati a partire per il  Giappone nei prossimi tre giorni. Il primo gruppo dovrebbe arrivare stasera all’aeroporto di Narita.

Dopo alcuni giorni di attesa e qualche apprensione, a causa di un caso di positività al Covid-19 all’interno del gruppo, la squadra olimpica dei rifugiati del CIO può finalmente lasciare Doha, in Qatar e cominciare a raggiungere Tokyo per partecipare ai Giochi.

Mi sento molto emozionato. Finalmente andiamo a Tokyo!” ha detto il giocatore di badminton Aram Mahmoud salendo sull’autobus per andare all’aeroporto. “Si potrebbe pensare che sia come andare a qualsiasi torneo. Ma non è così. Nonostante la situazione, mi sento pronto mentalmente e fisicamente e voglio dare il massimo”. Il funzionario che è risultato positivo a Doha il 12 luglio, e che è stato immediatamente isolato dalle autorità del Qatar, rimarrà nell’Emirato fino a nuovo avviso.

La squadra degliAtleti Olimpici Rifugiati è un simbolo di speranza per i rifugiati di tutto il mondo e serve ad aumentare la conoscenza globale e a portare l’attenzione sulla crisi internazionale dei rifugiati, presenti alle Olimpiadi per la prima volta a Rio 2016.

La squadra si è preparata ai Giochi nella capitale del Qatar e la positività ha riguardato uno degli “official” al seguito degli atleti, una persona vaccinata con la prima dose e che risulta asintomatica. Per questo, tutta la squadra rimane bloccata nel paese, dove però continua ad allenarsi regolarmente.

Ricordiamo che uno degli accompagnatori a seguito della squadra è Niccolò Campriani, pluri Campione Olimpico nel tiro a segno. Il toscano sta seguendo la tiratrice eritrea Luna Solomon, affiancata in questi anni a Losanna.

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Redazione

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