Omicidio Giulia Tramontano: pianificato giorni prima

L’avvocato della famiglia di Giulia Tramontano ha dichiarato che “l’arma è stata indicata, è stata repertata, sapremo tutto quanto all’esito”. Si tratta dell’arma che il barman 30enne ha detto di aver lavato e riposto dopo l’omicidio in un ceppo portacoltelli sopra il frigorifero della cucina. La procura di Milano ha poi delegato ai Carabinieri gli accertamenti scientifici sugli altri coltelli infilati nel ceppo.

Il sopralluogo degli investigatori nell’abitazione era cominciato questa mattina a Senago in via Novella. Sono moltissime le persone che in questi giorni hanno raggiunto l’abitazione di Giulia a portare i loro omaggi.

Alessandro Impagnatiello avrebbe pianificato l’omicidio della fidanzata incinta di 7 mesi almeno qualche giorno prima. A dimostrarlo, secondo gli inquirenti, altre ricerche sul web da parte del 30enne, oltre a quelle già emerse e più vicine all’orario del delitto, come “ceramica bruciata vasca da bagno” digitata pochi minuti prima che la 29enne rientrasse in casa.

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