Omicron: come sta il paziente “zero” italiano? Solo sintomi lievi

Dopo la notizia del primo caso di variante Omicron in Italia ci si chiede come sta il “paziente zero“.

A quanto pare starebbe bene, solo qualche sintomo lieve. L’uomo, un campano di ritorno dallo Mozambico, era vaccinato con entrambe le dosi del ciclo vaccinale. I suoi cinque familiari, che non mostrerebbero sintomi, sono in isolamento preventivo. “Il paziente e i suoi contatti familiari sono in buone condizioni di salute“, comunica l’Istituto superiore di Sanità in una nota. Il dirigente d’azienda della provincia di Caserta è rientrato nei giorni scorsi dal Mozambico, è atterrato a Milano ed è risultato positivo al Covid-19 con una sequenza genomica riconducibile alla variante scoperta in Sudafrica e Botswana.

Anche il direttore dell’ASL di Caserta, Ferdinando Russo, ha detto a Repubblica che l’uomo “ha sintomi lievi o inesistenti. Stiamo monitorando i contatti ma non c’è un particolare allarme“. In attesa di riscontri più dettagliati, si ipotizza che la variante Omicron possa essere più contagiosa delle precedenti?

Dai primi dati epidemiologici la variante Omicron sembrerebbe davvero più contagiosa della Delta. Al momento nei laboratori del Sudafrica, con i quali siamo in costante contatto, sono già stati fatti più di 500 sequenziamenti. L’epidemiologia ci dice che sta soppiantando la variante Delta. Le informazioni certe, però, arriveranno dai dati molecolari, sia per quanto riguarda la contagiosità, sia per quanto riguarda la capacità dei vaccini di proteggere. E le analisi sono già in corso“, ha spiegato all’Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, Responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, già attivato sullo studio della nuovissima variante.

Il professor Matteo Bassetti ,  in merito alla variante Omicron, ha dichiarato che  “Siamo di fronte ad una variante che ha molte mutazioni che avevamo già visto nelle varianti precedenti. In più è mutata anche la proteina Spike, attraverso cui vengono aggredite le nostre cellule. Dal Sudafrica abbiamo informazioni di casi ‘mild’, ovvero di casi lievi e non preoccupanti. Non sembra essere più aggressiva, probabilmente sarà più contagiosa ma non abbiamo alcuna certezza sul fatto che i vaccini siano bucati“.

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