Allarme dell’Oms per il rischio di una nuova ondata di Coronavirus in Europa visto che dopo dieci settimane di casi in calo ora sono tornati ad aumentare. Il Direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità per l’Europa, Hans Kluge, ha parlato di: “nuova ondata nella regione europea a meno che non rimaniamo disciplinati”. A preoccupare è la variante Delta che coincide con un aumento dei contatti, dei viaggi e l’allentamento delle restrizioni.
L’Oms cita il caso del Portogallo che ha registrato ieri il numero più alto di contagi in un giorno da febbraio. Poi c’è la Spagna che ha registrato un forte aumento dei contagi tra i ventenni e tra gli adolescenti. In Russia è record di decessi (672 morti nelle ultime 24 ore) per complicanze riconducibili al Covid-19 e con infezioni in aumento. Nel Regno Unito va sicuramente peggio visto che ieri sono stati confermati 26.068 nuovi casi, la cifra più alta dal 29 gennaio.
Conferma Kluge dell’Oms che: “in Europa ad agosto la variante Delta del coronavirus sarà dominante”. Ha spiegato che i casi di Delta hanno già superato quelli di Alfa, ovvero la variante inglese. E questo si è già tradotto in un aumento di decessi e di ricoveri ospedalieri. Kluge ha proseguito dicendo: ”Entro agosto la regione non sarà completamente vaccinata. Il 63 per cento della popolazione europea sta ancora aspettando la prima dose del vaccino. Ad agosto l’Europa sarà per lo più priva di restrizioni, con viaggi e raduni in aumento”.
Il direttore dell’Oms per l’Europa su Twitter ha sottolineato che ”i vaccini sono efficaci contro la variante Delta. I ritardi nelle vaccinazioni costano vite e provocano danni economici. E più lentamente ci si vaccina, più varianti emergeranno”. Kluge ha definito ”inaccettabile” il fatto che in Europa sia vaccinato solo il 24 per cento della popolazione e la metà dei nostri anziani e il 40 per cento degli operatori sanitari non è ancora protetto. Dati che mostrano quanto sia ancora lontana la copertura raccomandata dell’80% di popolazione vaccinata.
Catherine Smallwood, senior emergency officer dell’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ha lanciato un allarme: “le città che ospitano le partite di calcio per gli Europei dovrebbero guardare oltre gli stadi e prestare attenzione ai movimenti dei tifosi. Questo per evitare che si creino eventi super diffusori mentre torna a crescere il contagio da Covid-19 in Europa”.
La Smallwood ha posto alcune domande che ci si dovrebbe porre: ”Come ci arrivano le persone? Viaggiano in grandi convogli di autobus affollati? Stanno prendendo misure individuali di protezione quando lo fanno? Quello che sappiamo è che mentre aumenta la trasmissione del virus grandi raduni di massa possono fungere da amplificatori in termini di trasmissione”.