Palermo: confermata confisca per 730mila euro di beni alla mafia

Provvedimento irrevocabile di confisca definitiva per 530mila euro a Epifanio “Fanuzzo” Aiello e 200mila euro circa a Marcello Puccio. Si tratta di disponibilità economico imprenditoriali riconducibili ed appartenenti a “Cosa nostra” sottratte grazie alle indagini del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Palermo. L’ingente patrimonio, riconducibile a “Cosa nostra”, entra definitivamente a far parte del patrimonio dello Stato.

La confisca per l’arresto di due esponenti di due famiglie mafiose palermitane

La confisca avviene attraverso e a seguito dell’arresto di due uomini della mafia.

Il primo è Epifanio Aiello, detto “Fanuzzo”. Aiello è stato arrestato nell’operazione “Apocalisse”. Su lui è caduta l’accusa di partecipazione alla famiglia mafiosa di Palermo Partanna Mondello. Su lui una condanna di primo grado ad anni 8 e mesi 8 di reclusione, confermata nei successivi gradi di giudizio. La confisca ha riguardato: l’intero capitale sociale, con relativo complesso di beni aziendali della società “CA.VIN.DA S.R.L.”, con sede in Palermo operante nel settore edile; 7 rapporti bancari e 2 veicoli.

Il secondo è Marcello Puccio. Anche Puccio è stato arrestato nell’operazione denominata “Apocalisse”. Su lui l’accusa di aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo San Lorenzo. In particolare Puccio risulta esser stato punto di riferimento per la gestione delle estorsioni e dei lavori edili. Ha riportato una condanna di primo grado ad anni 8 e mesi 8 di reclusione, aumentata in appello a 10 anni di reclusione, confermata nel successivo grado di giudizio.

Il provvedimento di confisca definitiva ha riguardato: una quota pari a 3/5 di un’abitazione sita in Palermo e 2 rapporti bancari.

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it