dieta mediterranea

Formare alle opportunità della Dieta Mediterranea fa bene alla salute e al territorio

L’innovazione dei processi agroalimentari legati alla Dieta Mediterranea sta generando un enorme dibattito sulle ricadute economiche e di salute per le popolazioni locali. I benefici della Dieta Mediterranea, una volta compresi e assimilati, permettono di acquisire le conoscenze fondamentali per alimentarsi nel modo più corretto e per essere in forma senza dover rinunciare al piacere del cibo. Inoltre, acquisire le basi della cucina mediterranea, permette di prevenire l’insorgere di possibili malattie cardiovascolari e metaboliche. La Dieta Mediterranea è stata dichiarata, nel 2010, Patrimonio dell’Unesco e, durante il corso delle attività di Gi.&Me Association e del Rotary Club Roma Cassia, attualmente presieduto da Franz Martinelli, sono stati abbondantemente spiegati i motivi alla base di una progettualità innovativa e sostenibile sulla Dieta Mediterranea. Le due realtà rotariane vogliono comprendere e far comprendere il ruolo della Dieta Mediterranea nelle opportunità di innovazione occupazionale e nella prevenzione di patologie degenerative (cardiovascolari, metaboliche, autoimmuni). Gi.&Me Association sta puntando alla creazione di un percorso di alta formazione su un’esperienza di apprendimento e di scambio sui temi della Dieta Mediterranea e dell’imprenditorialità, a partire dal patrimonio economico, culturale, sociale, ambientale e nutrizionale del territorio della nostra Penisola. Nel tentativo di comprendere le opportunità anche in termini di salute e benessere psicofisico, intervistiamo il medico, esperto in psico-neuro-endocrino-immunologia, Dott.ssa Carla Lendaro, molto conosciuta nel mondo del Rotary, che svolge anche attività per il Distretto 2080 (Lazio e Sardegna). 

Formazione, innovazione, salute e ruolo del Rotary. Cosa possiamo dire sulle progettualità in corso e su quelle già avviate?

 Un’area di intervento del Rotary è, come ben sappiamo, quella della salute e, ovviamente, della prevenzione, come ben dimostrato dall’intensa opera di volontariato prestata in questi mesi dai medici rotariani per le vaccinazioni anti Sars-CoV-2 e dalla campagna di vaccinazioni antipoliomielite che il Rotary sostiene da anni per eradicare dal mondo questa malattia. Prevenzione è anche formazione e, aggiungo, innovazione e sostenibilità. Non solo operare in favore dei soggetti ma anche dare gli strumenti per gestire al meglio loro stessi e le dinamiche dell’ambiente in cui vivono. Posso affermare con cognizione di causa che l’operato dei club del Distretto 2080 è ben orientato in questa direzione, sia per quanto concerne progetti conclusi che per quelli in corso. A tal proposito, ha gran valore il progetto del Rotary Club Roma Cassia, cui lei si riferisce. 

Il benessere psico-fisico è legato anche al cibo. La Dieta Mediterranea è riconosciuta in tutto il mondo per le sue qualità nutrizionali. Dal punto di vista medico, quali sono le novità della ricerca? 

Sappiamo da sempre quanto la qualità e la quantità del cibo che scegliamo per la nostra alimentazione sia fondamentale per la salute. Se guardiamo alla famosa raccomandazione di Ippocrate “Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo”, gli studi in medicina hanno sempre più approfondito questo concetto. E’ ormai ampiamente dimostrato che un generale stato infiammatorio aspecifico, anche di basso grado, contribuisce in modo rilevante, nel corso degli anni, a farci sviluppare le malattie degenerative da cui siamo sempre più afflitti in quest’epoca: mi riferisco, per esempio, a osteoporosi, diabete, aterosclerosi e demenze di vario tipo, tra cui il morbo di Alzheimer e quello di Parkinson. Poiché a livello medico mondiale la Dieta Mediterranea è riconosciuta avere qualità antinfiammatoria, grazie ai prodotti alimentari che la caratterizzano, gli studi in questo senso sono stati molteplici. Oggi si usa la Dieta mediterranea come regime alimentare antinfiammatorio, regolamentando non solo qualità e quantità degli alimenti da assumere nei pasti, ma anche i loro abbinamenti e l’orario dell’assunzione.  Cerco di spiegarlo in poche parole. A seconda del momento della giornata, il nostro corpo cambia come funzionamento, cioè variano le reazioni chimico-fisiche che in esso avvengono. Perché?  Perché il nostro organismo segue il ritmo circadiano, cioè il ritmo giorno (luce) – notte (buio). Di giorno spendiamo energia e di notte la recuperiamo. Lo stesso cibo che può essere utile di giorno può divenire dannoso di sera. Per esempio, i carboidrati sono utilissimi al mattino, quando dobbiamo essere in attività: ci serve il “carburante”, il nostro cervello consuma glucosio per funzionare e aumenta il tono del sistema nervoso simpatico. La sera, invece, le nostre attività dovrebbero ridursi: è il momento del riposo e del recupero, il cervello drena le sostanze di rifiuto accumulate e prevale l’azione del sistema nervoso parasimpatico che risparmia, accumula e ci rilassa. Non ci servono i carboidrati e possono divenire dannosi perché, non utilizzandoli per produrre energia, li potremmo trasformare in grasso inutile e “cattivo”, quello che sta nell’addome, nei muscoli o negli organi, oppure potrebbero impedire, durante il sonno, la secrezione di ormone somatotropo, il “GH”, che promuove formazione e rigenerazione della massa magra, cioè ossa, muscoli e visceri. In quanto agli abbinamenti dei cibi, è salutare inserire in ogni pasto una quota di alimenti alcalinizzanti, ossia alimenti che abbiano un’azione di neutralizzazione di tutte quelle sostanze acide di rifiuto, altamente infiammatorie, che accumuliamo nel connettivo (la matrice extracellulare) e che provengono da errate abitudini alimentari, disidratazione, abuso di farmaci, fumo, alcol, inquinamento ambientale, stress, malattie. Quali sono questi alimenti alcalinizzanti? Si tratta di frutta e verdura. Preferibilmente, la verdura sarà sempre presente a pranzo e cena mentre la frutta sarà mangiata a colazione e nelle merende, proprio secondo quel criterio di “cronodieta” di cui abbiamo già parlato.

Riuscire a conciliare innovazione, sostenibilità e capacità nutrizionali con la salute dell’individuo può divenire un concentrato di promozione territoriale ed economica. Perché la formazione a tali tematiche può risultare interessante anche per la comprensione del benessere per la salute dell’uomo? 

Proprio le attività di Gi.&Me Association e del Rotary Club Roma Cassia possono essere rappresentative in questo senso. Sappiamo tutti che “la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e infermità” (OMS 1946). La carta di Ottawa specifica proprio tale concetto, infatti ci dice che “grazie ad un buon livello di salute l’individuo e il gruppo devono essere in grado di identificare e sviluppare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni, modificare l’ambiente e adattarvisi”. Pensare di operare a livello di prevenzione medica considerando solo la persona e non l’ambiente in cui essa vive vuol dire limitare la possibilità di miglioramento. In questa prospettiva, valorizzare e utilizzare le potenzialità terapeutiche della Dieta mediterranea significa anche potenziare e indirizzare le risorse territoriali produttive. Altrettanto fondamentale è valorizzare tutte le espressioni e le valenze culturali legate al cibo dell’area mediterranea. Ricordo che nel mondo sono stati individuati sette “centri di origine”, luoghi dove determinati ortaggi, frutti, erbe, fiori e vegetali si sono sviluppati e sono stati utilizzati dall’uomo per la propria alimentazione. Inoltre, sono centri anche “culturali”, in cui gli scambi di prodotti e l’interazione tra persone hanno contribuito nel tempo ad accogliere ed elaborare nuovi alimenti, integrandoli nella tradizione alimentare preesistente. Bene, uno di questi è il Mediterraneo.  Formare soprattutto i giovani, facendo apprezzare la tradizione culturale dei prodotti del loro territorio e la loro importanza per una nutrizione che sia sostentamento, prevenzione e terapia per la salute dell’individuo e della società, ha sicuramente come risultato la promozione territoriale ed economica. “Sostenibilità” è dare conoscenze e informazioni, incoraggiare l’innovazione, creare contatti tra persone, anche di diversa provenienza, da cui potrà nascere un network portatore di benessere personale e sociale.  

Gi.&Me Association e Rotary Club Roma Cassia hanno questa unità di intenti e di azioni. Non si tratta solo di prevenzione della salute bensì di “avere cura” verso la persona e l’ambiente in tutte le loro espressioni.

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it