40 anni dalla morte del Generale Dalla Chiesa. Ucciso dalla mafia

Oggi ricorre il 40ennale dell’omicidio per conto della mafia del Generale Alberto Dalla Chiesa. Dalla Chiesa fu trucidato nella cosidetta Strage di Carini. Persero la vita con lui la moglie Emanuele Setti Carrato e l’agente di scorta Domenico Russo.

Accadde alle 21:15 del 3 settembre 1982, 24 giorni prima del suo 62esimo compleanno. L’auto del Prefetto – era stato nominato quello stesso anno – viene affiancata, sulla A112, in via Isidoro Carini a Palermo da una BMW. Da questa partono alcune raffiche di Kalashnikov AK-47. Uccisero Dalla Chiesa e la moglie. Contestualmente, anche l’auto con l’agente di scorta, dietro quella del Generale, viene affiancata da una motocicletta. Parte un’altra raffica micidiale di colpi che ferisce gravemente l’autista. Domenico Russo muore 12 giorni dopo all’ospedale di Palermo per le conseguenze.

Palermo ha ricordato la Strage con un concerto a Palazzo dei Normanni

Ieri sera la città di Palermo ha celebrato la sua memoria. “La memoria è qualcosa di essenziale per la nostra vita, ritornare alle nostre radici è fondamentale per comprendere i cambiamenti del presente, spesso repentini. È importante non dimenticare. Un popolo che dimentica è un popolo che non esiste”. Questo ha detto il Generale Teo Luzi, Comandante generale dei Carabinieri, a Palazzo dei Normanni di Palermo. Qui si è tenuto il concerto dell’Arma in ricordo del Generale.

La banda dei Carabinieri era diretta dal maestro Massimo Martinelli. Gli ospiti hanno ascoltato I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi ma anche la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, fino a Nino Rota, autore di celebri colonne sonore che hanno segnato la storia del cinema. E poi, a sorpresa, l’Aida. In chiusura l’inno nazionale di Mameli.

L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Federico Secondo, diretta da Patrizia Monterosso. In prima fila, tra gli altri, il Sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, il Prefetto Giuseppe Forlani, il professor Nando Dalla Chiesa, il sindaco Roberto Lagalla, Comandante interregionale dei Carabinieri, Generale Riccardo Galletta, e i vertici regionali e provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Questura.

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