Paolo Bonolis compie 60 anni. Da Bim Bum Bam a Sanremo

Paolo Bonolis, il nuovo Re della televisione italiana, compie 60 anni. Tutto quello che Paolo Bonolis tocca, un po come Maria De Filippi, si trasforma in oro o meglio in audience. La sua carriera inizia negli anni 80 alla guida di Bim Bum Bam, il programma pomeridiano dell’allora neonata Italia Uno dedicato ai bambini. Con lui prima una giovane Licia Colò e poi Manuela Blanchard Beillard. Sono rimasti impressi nella memoria popolare particolarmente i siparietti aventi come protagonista il conduttore e Uan, pupazzo/mascotte di Italia 1 rappresentante un cane rosa parlante. 

Paolo Bonolis usa l’ironia come arma, con tutti e sempre: per amor di battuta non si ferma davanti a nessuno. Rivendica l’autenticità, è autore di se stesso e anche quando lavora con altri autori, si cuce su misura il programma. Insieme a lui in questi anni, esattamente negli ultimi 30 anni, Luca Laurenti con cui forma la coppia più longeva della televisione. 

Nella sua storia famosissimo il siparietto telefonico insieme ai fratelli Capone durante la puntata di “Tira e molla” del 1998. I due fratelli, cercando di rispondere al quesito del gioco, diedero vita a un indimenticabile siparietto che mise a dura prova la pazienza del conduttore diventando poi negli anni un vero cult. Nella sua vita anche tanto amore; dalla prima moglie Diane Zoeller, con cui ebbero due figli Stefano e Martina, alla relazione con Laura Freddi conosciuta durante la sua presenza ad un altro cult della televisione “Non è la rai” per poi arrivare all’attuale moglie Sonia Bruganelli, con cui ha avuto altri tre figli: Silvia, Davide e Adele. 

A Paolo Bonolis verrà dato poi, per due edizioni, la direzione artistica del Festival di Sanremo esattamente nel 2005 e nel 2009. Anche in questo caso, a lui si deve la “rinascita” del Festival che negli anni aveva avuto un calo non indifferente. Ma insieme alle lodi arrivano le critiche e lui in merito disse: “Sa cosa dice Anton Ego nel film Ratatouille? ‘La critica, anche la più feroce, ha meno vita del più mediocre dei prodotti che va a criticare’, la critica deve intellettualizzarsi, prendere le distanze da ciò che è pop“.

Paolo Bonolis si è sempre schierato a favore del “giusto”, come ad esempio negli ultimi anni, al mondo LGBTQ+. Nel 2016 si dice “a favore delle unioni civili; credo si stia cavalcando la legge in una maniera molto partigiana, ognuno si racconta frammenti della legge per trovare appigli per la propria navigazione politica. È una cosa naturale, appartiene all’arcobaleno della vita.”

Poi nel 2019, durante la puntata di “Ciao Darwin” che vede contrapposti i gruppi per il Family Day a quelli del Gay Pride dichiarerà: “Perchè i gay non possono adottare mentre le suore sì? Questa domanda me la faccio sempre“. Augurando tanti auguri al grande Paolo Bonolis, vi lasciamo la famosa telefonata intercorsa insieme ai fratelli Capone.

 

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