“ I rapporti con la Cina sono molto rispettosi, personalmente ho una grande ammirazione” – ha detto Papa Francesco rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa nel volo di ritorno dalla Mongolia.
“Per la nomina dei vescovi c’è una commissione che lavora, cinese e col Vaticano, da tempo c’è dialogo. E poi ci sono tanti preti cattolici o intellettuali cattolici che sono invitati da Università cinesi per insegnare lì“.
“ Credo che dobbiamo andare più avanti – ha proseguito il Pontefice – sul senso religioso, per capirci di più. E i cattolici cinesi non pensino che la Chiesa dipende da una potenza straniera. È una strada amichevole . Sta facendo bene la commissione presieduta dal card. Parolin, fanno un buon lavoro, anche da parte cinese. I rapporti sono così, in cammino“.
Il Papa ha chiarito la sua frase sulla ‘Grande Russia‘, che ha creato malumore in Ucraina, dicendo “parlavo in senso culturale” e poi ha parlato del Sinodo, di ambiente e di giustizia sociale nelle periferie.
“Vi dico la verità – ha concluso – per me fare un viaggio adesso non è tanto facile come all’inizio. Ci sono limitazioni, nel camminare, vediamo” – ha risposto a chi gli chiedeva dei prossimi impegni.