Parler e Gab, i nuovi social utilizzati da Trump

Sono tutti a conoscenza del fatto che Donald Trump sia stato sospeso dai principali social. Stiamo parlando di Twitter, Facebook e Snapchat. L’ormai “ex Presidente” degli Stati Uniti si è trovato costretto ad accettare la triste realtà, ma ecco che entra in azione il suo piano B. Se non lo vogliono i social network più seguiti, tanto vale passare agli altri.

Ecco che infatti spunta il profilo di Trump su Parler e Gab. Quest’ultimo in una sola giornata (dal 9 al 10 gennaio), ha guadagnato 300mila follower. Un numero altissimo per un social alternativo. Lo spostamento dei suoi sostenitori è avvenuto in massa, ma così facendo, hanno la libertà di poter scrivere ciò che vogliono. Nei social non sono infatti previste censure, sono cosiddetti “Free speech“.


Parler, colpo basso per il social usato da Trump

Mentre Re Mida trasformava in oro tutto ciò che toccava, Trump sembra distruggere tutto ciò in cui passa. Ma in parte dipende anche da chi ce l’ha con lui. Se Donald e i suoi sostenitori credevano che nelle piattaforme secondarie sarebbero stati al sicuro, una recente notizia costringe a rivedere i loro piani.

Google, Apple e Amazon, hanno deciso di rimuovere Parler dai loro server. Entro domenica sera, il social dovrà trovare infatti un web hosting altrimenti scomparirà dalla rete. I celebri colossi hanno dichiarato di aver trovato dei post che incoraggiano alla violenza, ma il primo a decidere di eliminarlo dallo store è stato Apple. “Nella nostra piattaforma non c’è spazio per la violenza, l’odio e l’attività illegale”. 

Per ultimo arriva anche Youtube, che ha optato per andare contro il podcast War Room creato da Steve Bannon, ex stratega del tycoon e guru dell’estrema destra americana. La censura nei suoi confronti era già avvenuta diverse volte. Una di queste è successa quando in suo video aveva chiesto di decapitare Anthony Fauci. Il suo canale, ora, sembra essere sparito.

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