Patrick Zaki: la prima udienza dura solo 5 minuti. Il ragazzo parla al giudice

Dopo 19 mesi per Patrick Zaki è finalmente arrivato il momento di presentari in aula per il suo processo. Peccato che la prima udienza sia durata solo 5 minuti in cui Patrick è riuscito a parlare direttamente con il giudice: “mi trovo ed essere detenuto oltre il periodo legalmente ammesso per i reati minori di cui sono accusato“. Infatti, per il giovane studente,  sarebbero cadute le accuse più gravi, ovvero incitamento al rovesciamento del regime e quello di crimine terroristico.

Rimane in piedi l’unica accusa; quella di “diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese” sulla base di un articolo pubblicato due anni fa e di alcuni post che Patrick Zaki continua da 19 mesi a dire che non sono suoi. Ora il ragazzo rischierebbe fino a 5 anni di carcere se dovesse venir condannato dal tribunale, invece dei minimo 25 anni che stava rischiando a causa delle precedenti accuse.

Patrick Zaki è stato portato in aula ammanettato e messo all’interno della gabbia degli imputati. Barba, occhiali e codino, Patrick era vestito tutto di bianco con camicia, pantaloni larghi e scarpe da tennis. Ha parlato con impeto davanti a un giudice principale, uno a latere e un cancelliere. La legale Hoda Nasrallah ha chiesto l’accesso al suo dossier per avere certezza che le accuse di istigazione al terrorismo siano effettivamente decadute, come sembra dalla natura della Corte.

Il ragazzo rischia una multa o una pena fino a cinque anni di carcere” ha spiegato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Subito dopo lo sfogo del ragazzo,  il giudice incaricato ha rinviato il processo al 28 settembre. Fino a quella data Patrick dovrà rimanere in carcere. 

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it