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Pedofilia, linee guida CEI per tutela minori in scuole cattoliche

I Vescovi tengono “alta l’attenzione sul tema della tutela dei minori e delle persone vulnerabili”. Il Consiglio nazionale della scuola cattolica della CEI pubblicherà a breve il testo ‘Linee guida per la tutela dei minori nelle scuole cattoliche’. Si tratta di uno strumento a servizio dei docenti e del personale che opera nelle scuole cattoliche e nella formazione professionale d’ispirazione cristiana. Inoltre sarà utile alle famiglie e a tutto il mondo scolastico. Lo fa sapere la CEI al termine del Consiglio episcopale d’autunno che si è tenuto a Matera dove si è aperto il Congresso eucaristico nazionale.

La CEI ricorda gli impegni presi dalla Chiesa per arginare la pedofilia: “Si era deciso di potenziare la rete dei referenti diocesani e dei relativi Servizi per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, di implementare la costituzione dei Centri di ascolto, di realizzare un primo Report nazionale sulle attività di prevenzione e formazione e sui casi di abuso segnalati o denunciati alla rete dei Servizi diocesani e interdiocesani negli ultimi due anni (2020-2021), di condurre un’indagine a partire dai dati, custoditi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, che fanno riferimento a presunti o accertati delitti perpetrati da chierici in Italia nel periodo 2000-2021, e infine di collaborare con l’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, istituito con legge 269/1998”.

“Per favorire la sensibilizzazione a livello locale, anche quest’anno sarà celebrata, il 18 novembre, la 2a Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi con lo slogan: ‘Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite’ (Sal 147,3). Dal dolore alla consolazione”.In vista di questo importante appuntamento, sono già in preparazione diverse iniziative, tra cui incontri rivolti agli operatori giuridici presso i Servizi Regionali/Diocesani/Interdiocesani per la tutela dei minori, le Curie Diocesane, gli Istituti religiosi e i Tribunali ecclesiastici; giornate di formazione dedicate ai superiori, ai rettori e ai formatori nei seminari e nelle case di formazione degli Istituti di vita consacrata maschili e femminili“, fanno sapere i Vescovi.

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