Pedro Sànchez dichiara guerra alla prostituzione in Spagna

Durante il congresso del Partito socialista spagnolo, il Capo del Governo Pedro Sànchez ha ribadito la sua volontà di dichiarare guerra alla prostituzione. Ad oggi, in Spagna, la legge prevede sanzioni per protettori e sfruttatori. Non sono invece previste misure per chi offre prestazioni a pagamento di sua volontà, purché non lo faccia in luoghi pubblici. Il Premier vorrebbe multe anche per i clienti e per chi affitta e mette a disposizione i locali.

La Spagna sarebbe uno dei maggiori centri mondiali per la prostituzione dopo Thailandia e Porto Rico. Una pratica che già nel programma elettorale, il Premier aveva definito: “Una delle peggiori forme di violenza verso le donne”.

Durante il Congresso a Valencia, il Pedro Sànchez ha dichiarato: “Avanzeremo rafforzando l’Europa. E avanzeremo abolendo la prostituzione, che schiavizza le donne”. Per “schivare” la legge che vieta la prostituzione nei luoghi pubblici, si sono creati vari locali, case e alberghi dove poterla praticare indisturbati. Secondo i dati diffusi, in tutto il Paese ci sarebbero circa 1.400 club in cui si pratica la prostituzione.

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