Pelù, la tartaruga rock torna in mare

Ha rischiato di morire soffocata dopo l’ingestione di un pezzo di plastica e dal soccorso, alle cure mediche,  fino alla liberazione in mare nelle acque del porto di Manfredonia in Puglia, se ne è occupato proprio l’icona della musica rock italiana Piero Pelù.

L’artista italiano, da sempre sensibile ai temi legati alla cura dell’ambiente, ha deciso di sposare la causa della campagna Tartalove che da anni si batte per la salvaguardia delle tartarughe della specie Caretta caretta nel mar Mediteranneo.

Piero Pelù, ha fatto visita al Centro di recupero tartarughe marine di Manfredonia toccando con mano l’impegno di medici e volontari che ogni giorno lavorano per curare i tanti esemplari di Caretta caretta soccorsi dopo gli incidenti in mare con imbarcazioni o attrezzature da pesca o peggio ancora dopo aver ingerito della plastica confusa per cibo.

Sabato mattina, Piero ha liberato in mare la tartaruga Pelù, una Caretta caretta molto rock anche perché dotata di un dispositivo satellitare grazie al quale sarà possibile seguire e tracciare i suoi spostamenti per i prossimi 6 mesi. Il tracciamento di Pelù, insieme a quello di altre tartarughe liberate, darà la possibilità di raggiungere l’obiettivo principale della campagna My Sea: realizzare un geo-database accessibile a istituzioni, ricercatori, mondo della scuola e cittadini per la raccolta, la gestione informatica e la diffusione dei dati bibliografici e di rilevamento sul campo, relativi al ciclo di vita della specie.

Il Presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, ha dichiarato: “L’emozionante liberazione di sabato con la partecipazione speciale di Piero Pelù ci conferma ancora una volta quanto sia importante impegnarci a tutela del ricco patrimonio di biodiversità del mar Mediterraneo. Un plauso e un ringraziamento va a quanti hanno reso possibile questo evento importante anche dal punto di vista tecnico-scientifico, grazie al dispositivo satellitare che ci consentirà di tracciare e studiare i movimenti della tartaruga Pelù insieme ad altri esemplari, permettendoci di migliorare i nostri interventi a tutela di questa meravigliosa specie”.

Piero Pelù, durante la liberazione, ha affermato: “Bisogna lottare contro l’inquinamento. La raccomandazione è quella di sempre: non disperdere la plastica nell’ambiente perché poi finisce in mare e va a mettere in pericolo tantissimi animali. Proprio come la tartaruga Pelù che ha avuto la fortuna di essere soccorsa dai pescatori e curata nel Crtm di Manfredonia. Ora l’abbiamo liberata e potremo seguire il tour della tartaruga rock del Mar Mediterraneo. Con Legambiente organizziamo tante iniziative come il Clean Beach Tour per ripulire le spiagge ma credo che oggi sia arrivato il momento di insegnare di più anche nelle scuole il rispetto dell’ambiente. Sono veramente contento di aver partecipato a questa liberazione e ringrazio Legambiente per il lavoro che fa ogni giorno. Tutti noi nel nostro quotidiano possiamo fare la differenza, da qui parte il cambiamento”.

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