Domenico Arcuri ha confermato. Dalla prossima settimana, Pfizer consegnerà meno dosi di vaccino anti-Covid, rispetto a quelle previste.
“La Pfizer ha comunicato, unilateralmente, che a partire da lunedì consegnerà al nostro Paese circa il 29% di fiale di vaccino in meno rispetto alla pianificazione che aveva condiviso con gli uffici del Commissario e con le Regioni italiane.
Non solo: ha deciso in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura.
Il Commissario ha quindi chiesto a Pfizer di rivedere i propri intenti. Inoltre, auspica di non essere costretto a dover tutelare in altro modo il diritto alla salute dei cittadini italiani.
La risposta della Pfizer
In una nota di Pfizer si legge che si tornerà al programma originale, a partire dalla settimana del 25 gennaio. “Con un aumento delle consegne, a partire dalla settimana del 15 febbraio, che ci consentirà di fornire le dosi di farmaco previste nel primo trimestre e molto di più nel secondo trimestre”.
Questa la nota comunicata di Pfizer, che ha precisato che la momentanea riduzione è dovuta alla ristrutturazione di un impianto in Belgio.
Pfizer e BioNTech: “stanno lavorando incessantemente per supportare l’ulteriore lancio delle campagne di vaccinazione in tutto il mondo, aggiungendo ulteriori fornitori e produttori a contratto per aumentare la capacità produttiva totale”.
La preoccupazione della UE
Nel pomeriggio i ministri della Sanità di sei Paesi dell’Ue in una lettera congiunta alla Commissione europea avevano espresso la loro “seria preoccupazione” per i ritardi nella consegna di Pfizer-BioNTech, definendo la situazione “inaccettabile”.
Poi Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Ue, aveva affermato: “L’azienda mi ha assicurato che tutte le dosi ordinate saranno consegnate nel primo trimestre”.