L’Unifil accusa oggi Israele di aver “deliberatamente demolito” una loro torre di controllo – Hanno usato un bulldozer delle Idf per sfondare anche recinzione perimetrale di una postazione delle Nazioni Unite a Marwahin – scrive in una nota.
“I soldati italiani di Unifil stanno bene, sono veramente motivati, li sento tutto i giorni, fanno un lavoro incredibile in una situazione veramente complicata perché molte ore della giornata le passano nei bunker però riescono ancora a portare dell’assistenza e a monitorare la situazione. E’ importante mantenere una presenza internazionale in questo momento“.
Nel comunicato Unifil ha ricordato alle Idf a tutti gli altri attori – i loro obblighi di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l’inviolabilità delle sedi Onu in ogni momento.
La missione in Libano ha sottolineato che – attaccare una postazione delle Nazioni Unite è una “flagrante” violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza e mette inoltre a repentaglio la sicurezza dei nostri peacekeeper“.
Le Idf hanno ripetutamente chiesto che l’Unifil abbandonasse le sue posizioni lungo la Blue Line – ha aggiunto la missione, evidenziando come nonostante la pressione esercitata i peacekeeper non si muoveranno e continueranno a svolgere i loro compiti.