Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha incontrato a Palazzo Chigi il Direttore Generale del Meccanismo Europeo di Stabilità, Pierre Gramegna, e il Segretario Generale Nicola Giammarioli.
Nel corso del colloquio, anticipato dal Presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di fine anno, Meloni ha ribadito la sua posizione e ha sottolineato l’anomalia di uno strumento economico-finanziario che, pur disponendo di ingenti risorse, non viene utilizzato da lungo tempo dagli Stati aderenti nonostante la difficile congiuntura economica nella quale si trovano. Situazione che, a giudizio di molti e viste le diverse criticità che permangono, non sembra destinata a cambiare a seguito della riforma del #MES.
Il Presidente del Consiglio ha auspicato, infine con il direttore Gramegna, al suo primo incontro formaleIl Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi il Direttore generale del Meccanismo europeo di stabilità, Pierre Gramegna, e il Segretario generale Nicola Giammarioli.
Nel corso del colloquio, anticipato dal Presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di fine anno, Meloni ha ribadito la sua posizione e ha sottolineato l’anomalia di uno strumento economico-finanziario che, pur disponendo di ingenti risorse, non viene utilizzato da lungo tempo dagli Stati aderenti nonostante la difficile congiuntura economica nella quale si trovano. Situazione che, a giudizio di molti e viste le diverse criticità che permangono, non sembra destinata a cambiare a seguito della riforma del #MES.
Il Presidente del Consiglio ha auspicato, infine, con il Direttore Gramegna, al suo primo incontro formale con un Capo di Governo di uno Stato Membro, la possibilità di verificare, insieme agli altri Stati aderenti al #MES, “possibili correttivi volti a rendere il Meccanismo europeo di stabilità uno strumento effettivamente capace di rispondere alle esigenze delle diverse economie con un Capo di Governo di uno Stato Membro, la possibilità di verificare, insieme agli altri Stati aderenti al #MES, possibili correttivi volti a rendere il Meccanismo europeo di stabilità uno strumento effettivamente capace di rispondere alle esigenze delle diverse economie”