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Premierato, Parrini: “Verso una democrazia illiberale”

Maggioranza e opposizioni al Senato hanno disputato l’ultimo, infuocato faccia a faccia sulla controversa riforma del premierato nell’Aula di Palazzo Madama.

Il centrodestra, cha ha appena incassato il primo ok del Senato sulla riforma costituzionale, dispone ora l’accelerazione a palazzo Montecitorio sul ddl Calderoli. Il centrosinistra, invece, prosegue l’opera inossidabile di controcanto, che dai banchi dell’emiciclo, si sposta a piazza Santi Apostoli, dove è convocata la prima iniziativa che vede quasi tutte le forze di opposizione unite su un palco.

Premierato, l’analisi del senatore Parrini

Fra i principali nodi della riforma costituzionale che prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, i più indifendibili risiedono nello “sbilanciamento fra i poteri”, che può condurre l’Italia a diventare “la prima democrazia occidentale che costituzionalizza l’asservimento del potere legislativo al potere esecutivo, diventando illiberale”. Lo afferma, con la pacatezza del cecchino, il Senatore Dario Parrini, Vicepresidente della commissione Affari costituzionali.

“La vita nelle camere – spiega – sarà nelle mani del Presidente del Consiglio eletto direttamente e l’elezione dei parlamentari cesserà di essere un’elezione autonoma, per diventare un’elezione ancillare rispetto all’elezione del premier. Si svuotano contemporaneamente – è la conclusione del numero due della prima commissione – il Parlamento e il Presidente della Repubblica all’interno di una Costituzione in cui queste tre istituzioni sono disciplinate non casualmente secondo l’ordine Parlamento, Presidente della Repubblica e, infine, Governo”.

Il primo via libera al Senato giunge mezz’ora prima dell’appuntamento del centrosinistra in piazza Santi Apostoli, la stessa in cui l’Ulivo di Romano Prodi aveva sfidato e battuto il centrodestra. E da lì le opposizioni intendono riprendere il filo di un discorso unitario, che oggi – ne è certo Parrini – “usciranno compatte dal voto”. “Già oggi – aggiunge – comincerà un lungo percorso di condivisione con i cittadini dei pericoli di questa riforma”

A essere “colpita alla radice” figura, secondo il Vicepresidente di commissione, “la rappresentazione della gran parte delle opinioni del Paese, attualmente configurata nel Parlamento”. “Viene colpito alla radice il diritto dei cittadini di far arrivare la propria voce nei luoghi del potere”, chiosa Parrini.

 

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