Speciale Sanremo: “PrimaFestival” e prima delusione

Se il buongiorno si vede dal mattino, quello del PrimaFestival non preannuncia una buona giornata. Una prima puntata del 27 febbraio,  che forse  complice l’emozione, non ha dato un punteggio positivo. Si capisce che gli sponsor pagano fior fior di quattrini, ma davvero? La conduzione è molto carente. Avere due comici come Valeria Graci e Giovanni Vernia forse poteva essere una garanzia, ma in alcuni momenti sono andati anche peggio di Giovanna Civitillo che non avendo possibilità di “scossa” non ha tanto altro da dare.

Le interviste di Vernia sono utili come l’Imodium scaduto. La comicità di Valeria Graci si capisce essere controllata e non libera. 

La puntata PrimaFestival del 28 febbraio non cambia, anzi va peggiorando. Se il giorno prima poteva essere l’emozione ad aver giocato brutti scherzi, questa seconda puntata iniza con una Civitillo che faceva prima ad avere il gobbo vicino a lei che le suggeriva le parole e magari anche l’intonazione. 

In due giorni quasi 15 minuti di televisione buttati dalla finestra. E la domanda nasce spontanea: il regista vede le facce dei cantanti in gara che ricevono le domande da Giovanni Vernia e Valeria Graci? 

Oh scappate voi poveri stolti prima che la furia divina si abbatta su di voi.” O almeno se i conduttori non vogliono abbandonare la nave chiudete il programma prima che vi scappi di mano e vi facciate tanto male. 

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