Putin: collaborazione sul problema della Transnistria

Il Presidente russo Vladimir Putin ha riscritto  le linee della politica estera russa, con la scelta di revocare un decreto del 2012 che sollecitava lo sviluppo di buone relazioni con l’Ue, gli USA e la Nato e prometteva di collaborare a una soluzione del problema della Transnistria nel rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale della Moldavia.

Dopo la visita di Wang Yi in Russia, Mosca ha deciso di rilanciare l’asse strategico con Pechino, che ribadisce la sua intenzione di mediare una soluzione politica al conflitto ucraino. Tuttavia le parti hanno ribadito l’intenzione di sviluppare la loro cooperazione strategica con l’obiettivo di costruire “un mondo multipolare in opposizione a ogni forma di comportamento unilaterale e prepotente”.

La revoca delle linee guida aumenterà le tensioni con la Moldavia,  dove il Presidente, l’europeista Maia Sandu, ha accusato la Russia di preparare un colpo di Stato a Chisinau per portare il Paese nella sua orbita, aprendo così un nuovo fronte ai confini dell’Ucraina.

È stato anche ribadito che non è intenzione della Russia pensare a una guerra atomica. Lo ha sottolineato il vice Ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, definendo questa possibilità inammissibile.

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