Il Presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia non fornirà più petrolio e gas a quei Paesi occidentali che imporranno un price cap sull’energia russa e ha aggiunto: “Non consegneremo nulla se è contrario ai nostri interessi, in questo caso economici. Né gas, né petrolio, né carbone. Niente”.
Putin ha anche detto di avere in mente di imporre restrizioni sull’esportazione di grano e sementi ucraini verso l’Europa e di volerne discutere con il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Ha dichiarato: “Forse dovremmo pensare di limitare l’export di grano e altri alimenti lungo questa rotta (fra l’Ucraina e l’Europa, ndr). Credo proprio che ne parlerò con il presidente turco Erdogan. Dopotutto, siano stati noi a elaborare il processo di esportazione dei cereali ucraini”.
Erdogan, a tal proposito, ha affermato che: “l’Occidente sta portando avanti una politica di provocazione nei confronti della Russia” e che non considera questo atteggiamento giusto. Erdogan ha aggiunto: “La Russia non deve essere sottostimata”, parlando della crisi energetica a Belgrado durante una conferenza stampa congiunta con il Presidente serbo Aleksandr Vucic.
Il Consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha risposto: “Gli accordi firmati a Istanbul riguardano solo una questione, ovvero il trasferimento di navi da carico attraverso il Mar Nero. La Russia non può imporre all’Ucraina dove inviare il suo grano e l’Ucraina non può imporre lo stesso alla Russia”.
La Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “Non vale più la pena di ascoltare quello che dice il Presidente russo Vladimir Putin sul fronte dell’energia poiché la Russia non fa altro che ricattare l’Ue e questo si vede dal fatto che a diversi Stati membri sono state completamente tagliate le forniture. Ora come ora dobbiamo solo proteggerci, rinforzare la nostra posizione”.
