Quirinale: ancora fumata nera. In testa Mattarella, secondo Crosetto

Altra fumata nera, la terza. Il terzo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica si conclude senza raggiungere la maggioranza qualificata fissata a 673 voti ma con: 412 schede bianche, 84 voti dispersi, 22 schede nulle. E, a seguire, i nomi e i voti: Mattarella 125, Crosetto 114, Maddalena 61, Casini 52, Giorgetti 19, Cartabia 8, Manconi 8, Bersani 7, Bossi 7, Cappato 6, Doria 6, Mastella 6, Moles 6, Draghi 6, Berlusconi 4, Gratteri 4, Belloni 3, Coretti 3, Baldini Maria Teresa 2, Bandecchi 2, Cappello Francesco 2, Del Basso De Caro 2, Chianasso 2, Sanna Giovanni 2, Sciscione 2, Vespa 22. Hanno votati tutt’e i 978 elettori presenti, nessuno si è astenuto.

Chi sale e chi scende: ‘new entry’ Guido Crosetto

Scendono le schede bianche di 115 dal 527 di ieri come anche le nulle da 38 a 22. Salgono i voti per l’attuale Presidente Sergio Mattarella, da 39 preferenze di ieri a 125 di oggi. Stesso vale per l’ex Magistrato Paolo Maddalena, indicato dal M5S, che sale da 39 a 61 voti. In salita Bersani da 6 a 7, Giorgetti da 8 a 19.

Due risultati nuovi. Il primo – new entry – quello di Guido Crosetto, votato da Fratelli d’Italia nonostante gli annunci di questa mattina e l’appello di Berlusconi all’unità in direzione della scheda bianca. Crosetto, 58 anni, di Cuneo, è un ex Deputato di Fratelli d’Italia di cui ha condiviso la fondazione con Meloni e La Russa. Proviene storicamente dalla Democrazia Cristiana. Il secondo è la netta salita di Pier Ferdinando Casini il cui nome ha subito un ‘test’ al terzo scrutinio in un’indicazione che si dice trasversale dal punto di vista politico. Casini aveva ottenuto due soli voti nel secondo scrutinio.

Resta indietro, stabile ad 8 preferenze, il nome della giurista Marta Maria Cartabia, sostenuta apertamente dalla Senatrice di +Europa Emma Bonino. In calo Berlusconi da 7 a 4 voti e Bossi da 12 a 7. Escono dalla lista Tondo, Cassinelli, Rosato, Draghi e Amato. Nota di colore è la scelta di qualcuno che ha scritto Bruno Vespa. Immancabile ormai, la preferenza espressa per Claudio Baglioni.

La maggioranza non è stata dunque ottenuta e la seduta è sospesa fino a domani, 27 gennaio, alle 11 quando si tornerà al voto. Come da Costituzione, cambia la maggioranza. Dopo i tre scrutini a maggioranza qualificata si passa alla maggioranza assoluta con tetto fissato a 505 voti.

Questa sera assemblea del Partito Democratico con i grandi elettori

Ricominciano i tavoli e i balletti. E se ieri avevamo la rosa del Centrodestra con l’applauso del Centrosinistra, questo pomeriggio le dinamiche sembrano meno chiare, al netto di nuovi nomi che iniziano la scalata. Intanto il Partito Democratico ha annunciato un’assemblea dei grandi elettori per stasera alle 21.

Domani nuova votazione in diretta streaming sulla nostra Testata  dalle ore 11:00: per essere eletto il candidato dovrà raggiungere 505 voti più uno.

 

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it