Quirinale: in attesa del 2° voto si tessono le fila di possibili accordi

Dopo le 672 schede bianche della prima chiama, dopo una serie molto discutibile di schede nulle per la presenza di nomi  “divertenti” e che i Grandi Elettori avrebbero potuto evitare, visto che durante l’elezione del Capo dello Stato non  si sta giocando a Risiko, ma si sta scegliendo la massima Autorità del Paese su mandato conferito dai suoi cittadini, oggi ci si prepara  alla seconda votazione per la Presidenza della Repubblica.

nessuno ha espresso un candidato eleggibile con la maggioranza dei due terzi e non sembrerebbe esserci intesa neanche su un nome che possa essere votato a maggioranza assoluta a partire da giovedì, pur essendo consapevoli che quella  di ieri è stata una giornata che ha segnato anche l’avvio del dialogo tra i partiti.

Enrico Letta ha lanciato un avvertimento al centrodestra: “Il mio ruolo – dice in una intervista alla Cnbc – è proteggere Mario Draghi ed è assolutamente importante averlo nelle istituzioni del Paese ed  ha aggiunto di ritenere che il “Premier ed ex Presidente della BCE  è un un asset straordinario“.

C’è anche il mistero su cosa si siano detti  ieri mattina Mario Draghi con il leader della Lega Matteo Salvini, un faccia a faccia lontano dai palazzi della politica durato non poco,  circa un’ora, intorno a mezzogiorno. Del resto Salvini sta  cercando di guidare i giochi e da lui potrebbe sbloccarsi lo snodo che porti Draghi al Quirinale. Ma non c’è solo il nodo del Colle perchè risolto quello con Draghi resta il problema di trovare un accordo per il nuovo Governo.

In una nota della Lega si legge: “Non è in corso alcuna trattativa tra il Senatore Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto. È infondato e irrispettoso per il senatore Salvini e per il Presidente Draghi immaginare che in questa fase – anziché discutere di temi reali come caro-energia, inflazione, scenari internazionali, opere pubbliche o Covid – siano impegnati a parlare di equilibri di governo. A proposito di Quirinale, il Senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi – donne e uomini – di altissimo profilo. Nessuna confusione né perdite di tempo: la Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza“.

Quindi come ha dichiarato il leader di Italia viva, Matteo Renzi a Radio Leopolda, “Quello che ha l’asso in mano per chiudere questa partita si chiama Matteo Salvini, ha l’asso in mano e deve scegliere quando calarlo“.  Secondo Renzi il Salvini avrebbe addirittura non una, bensì tre  ipotesi:

  • insistere su un nome di Centrodestra anche contro un pezzo del Parlamento, sperando che passi.
  • Cercare un grande accordo con tutti su un nome fuori dal giro;
  • terza ipotesi accordo con Conte; 

Il Leader leghista ha preso il centro del  del palco e avvia un dialogo anche con con Enrico Letta, ma il muro Dem su Mario Draghi per ora non si infrange ed  arrivare a un’intesa è difficilissimo.

Ci sarebbe  un’alternativa “pentastellata” con Giuseppe Conte,  che sembra indirizzare le prefeenze del Movimento nei confronti di Elisabetta Casellati o verso Franco Frattini, da poco nominato  Presidente del Consiglio di Stato. Questa  ultima figura potrebbe raccogliere molti consensi nel PD ma fonti di centrosinistra affermano che sarebbe  “la personalità più russofila che si possa immaginare, non il nome più adatto, nei giorni della crisi russo-ucraina”. Resta in piedi anche la chance di  Pier Ferdinando Casini, il nome più gradito a Matteo Renzi, che potrebbe emergere  dalla quarta votazione.

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Redazione

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