Riapre la Casa di Alda Merini a Milano

Dal ponte sui Navigli a lei dedicato, attraverso un immaginario lungo telefono senza fili echeggeranno su Milano i versi di Alda Merini. La poetessa che ha dato voce alle donne e in particolare a quelle che si sentono escluse o ritenute diverse.

Questo video andrà in onda il 21 marzo per la Giornata Mondiale della Poesia, quando sarà pure virtualmente riaperta ‘Casa delle Arti – Spazio Alda Merini’.

L’evento si intitola ‘Il sogno canta su una corda sola’ . Coinvolge 21 donne tra artiste, attrici, ex detenute, cittadine, collegate dalla corda di un lunghissimo telefono senza fili ideato dall’artista Andrea Bianconi, su progetto di Casa Testori.

Cosa si trova nella Casa di Alda Merini

Proprio alla Casa delle Arti – Spazio Alda Merini, in via Magolfa, dove è ricostruita dettagliatamente anche la stanza da letto della poetessa, termina il percorso. Poco più di 300 metri scanditi dal passaparola di 90 titoli di poesia di Alda Merini.

La Presidente della Casa delle Arti – Spazio Alda Merini spiega così come sarà vissuto l’evento: “La Casa delle Arti – Spazio Alda Merini era una tabaccheria molto frequentata per il gioco delle bocce. Un vero e proprio punto di riferimento per tutto il quartiere. Per questo a settembre organizzeremo un incontro proprio con le persone del quartiere che hanno avuto la fortuna di  conoscere Alda”.

Qui è custodito l’intero vissuto della poetessa, tra cui il “Muro degli Angeli”. Una parete su cui, nel corso di una vita, ha annotato appunti, pensieri, frasi, nomi di persone, numeri di telefono e che è stato letteralmente messo in salvo strappandolo dall’appartamento in cui ha abitato per anni.

Scomparsa nel 2009, la poetessa avrebbe compiuto 90 anni il 21 marzo. Come recita uno dei suoi versi più famosi: “Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta”.

Donatella Massimilla, direttrice artistica del Cetec (Centro Europeo Teatro e Carcere), spiega “Nostalgie e desideri, versi poetici come semi di rinascita, ora più che mai, in cui avvertiamo la forte mancanza di teatro, arte, cultura e bellezza”.

 

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