Riccardo Muti chiede aiuto a Mario Draghi. “Riporti la dignità a questo Paese”

Il Maestro Riccardo Muti chiede aiuto al prossimo Presidente del Consiglio Mario Draghi. Dal Regio di Torino, dove andrà in scena “Così fan tutte” di Mozart e con la regia della figlia Chiara Muti, il Maestro Muti esorta Draghi a riaprire i luoghi della cultura. 

Mi appello al premier incaricato Draghi, che so essere una persona straordinaria, perché riporti dignità al nostro Paese attraverso la cultura. Credo sia il momento giusto per cambiare rotta; siamo il Paese della cultura, ma con tanti, troppi teatri chiusi, per questo mi appello a Draghi

Le parole del Maestro continuano: “Lui è persona straordinaria nel suo campo e di grande cultura. Che si apra un nuovo capitolo decisivo per i prossimi decenni e generazioni per riportare dignità al nostro paese attraverso la cultura, per portare la consapevolezza ai giovani di chi siamo, e non è nazionalismo stupido. Più o meno tutti in questo Paese se ne sono fregati della cultura“.

Concorde con il Maestro, la figlia Chiara: “Il teatro non è il cinema e non lo sarà mai.  Non capisco e molti come me non comprendiamo come mai non si riaprano i teatri: sono in sicurezza, non si parla, c’è il distanziamento sociale, si misura la temperatura, si sta zitti, ci si riempie di cibo dello spirito. Questo spettacolo è una forma di resistenza, ci siamo, anche se lo vedremo in streaming sinceramente non ne posso più.

Per carità è uno strumento importante, che ci sta aiutando a mantenere un rapporto con il pubblico, ma vedere uno spettacolo non ha nulla a che fare con lo stare in teatro.  Ieri abbiamo fatto la prova generale, e devo dire che farlo a teatro vuoto mi ha provocato smarrimento. Lo spettatore deve vibrare con gli artisti, deve poter applaudire dopo un’aria importante, invece ora quando questo avviene, nel teatro c’è silenzio. Terribile, spero davvero e con me tutto il mondo del teatro, che tutto questo possa finire presto

Il messaggio del Maestro Riccardo Muti continua

Dopo la richiesta di apertura dei luoghi destinati alla cultura, il Maestro Muti fà un’altra richiesta a Mario Draghi: “Le orchestre dovrebbero moltiplicarsi, spero si inauguri davvero una nuova era, non solo nel campo sociale, sanitario ed educativo, ma anche in quello culturale. Ricordiamoci: mens sana in corpore sano. Non dico come in Germania dove ogni città ne ha una ma da noi ce ne sono poche di orchestre. Che si apra una nuova strada non solo nell’educazione, nella sanità, nel campo sociale ma anche nel campo culturale”.

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