Il Colosseo sarà high tech e green

Il  Ministro della Cultura Dario Franceschini assicura che la ricostruzione del Colosseo “è un progetto ambizioso che aiuterà la conservazione e la tutela delle strutture archeologiche recuperando l’immagine originale del Colosseo e restituendogli anche la sua natura di complessa macchina scenica”.

La struttura estremamente leggera, high tech e sostenibile e  sarà  completamente reversibile. Il progetto vincitore è stato scelto da una commissione aggiudicatrice sorteggiata da Invitalia. Era  composta da Salvatore Acampora, Alessandro Viscogliosi, Stefano Pampanin, Michel Gras e Giuseppe Scarpelli. Il progetto  è stato redatto in base alle indicazioni degli esperti del Parco Archeologico del Colosseo guidato da Alfonsina Russo.


Milan Ingegneria si è aggiudicata il bando di gara lanciato da Invitalia per la ricostruzione dell’arena. E’ una società specializzata che ha all’attivo oltre mille progetti in tutto il mondo. A partire dal restauro conservativo della basilica palladiana di Vicenza. Ha al suo attivo collaborazioni con grandi nomi dell’architettura, da Renzo Piano a Mario Cucinella, da Michele De Lucchi a Rem Koolhas, Arata Isozaki.

La nuova arena sarà impostata alla quota del piano Flavio. Le travi saranno poggiate sulle strutture murarie senza ancoraggi meccanici. Sarà realizzata con una serie pannelli mobili dall’alto contenuto tecnologico in fibra di carbonio rivestita in legno di Accoya. Sarà anche sostenibile perchè per realizzarla “non saranno abbattute essenze pregiate”.

Il movimento dei pannelli permetterà l’apertura delle strutture ipogee, garantendone la ventilazione e l’illuminazione. 24 unità di ventilazione controlleranno l’umidità e la temperatura dei sotterranei e in 30 minuti si potrà garantire il ricambio completo dell’aria. Il piano proteggerà le strutture sottostanti dagli agenti atmosferici, riducendo il carico idrico con un sistema di raccolta e recupero dell’acqua piovana che alimenterà i bagni del monumento.

Ora il progetto esecutivo e la gara per individuare l’impresa costruttrice. La nuova arena potrebbe vedere la luce entro il 2022, ma molto dipenderà dagi aspetti burocratici e procedurali per l’affidamento dei lavori.

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Redazione

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