Riparte la didattica a distanza

Da  domani 9 novembre saranno 362mila gli insegnanti delle scuole statali che svolgeranno la propria attività, da remoto, con la  didattica a distanza integrata, per effetto del Dpcm del 3 novembre.

Secondo i calcoli di Tuttoscuola, in aggiunta ai 265mila professori delle superiori, vi sono oltre 33mila docenti delle seconde e terze  classi delle scuole secondarie di I grado nelle regioni della fascia rossa: Lombardia, Piemonte e Calabria, nonché altri 63mila insegnanti del primo ciclo e della scuola dell’infanzia  bloccati in Campania dall’ordinanza del governatore De Luca.  Rappresentano il 45% dei docenti in servizio.

Dei 362 mila docenti oggi impegnati nella DAD, circa 75 mila (stima Tuttoscuola) sono precari con contratto a tempo determinato. Quasi tutti hanno conosciuto i  loro alunni solo poche settimane fa, e avranno quindi una difficoltà in più. Dovranno inoltre operare utilizzando, se lavorano da casa, una dotazione tecnologica acquistata a  proprie spese, visto che, a differenza dei colleghi di ruolo, non possono neanche fruire della Carta del docente per acquisti , infatti il bonus di 500 euro all’anno,  è  riservato solo ai docenti  con contratto a tempo indeterminato.

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