Risorse per l’Italia, efficaci e capaci

Il Paese sta vivendo una stagione pesante, per non dire drammatica ed ha bisogno di nuove risorse.

Tra Covid-19, crisi politica, attese e incertezze per Next Generation EU, l’Italia è esposta, come non mai nella sua storia, a costanti movimenti ondulatori e sussultori, che rischiano di sfociare in un terremoto distruttivo.

La delicata ricerca delle risorse

Per vari motivi e non del tutto nobili, la classe politica, in questi giorni, sta cercando di collocarsi e trovare, con le tensioni in corso, approdi per il proprio futuro. Preservare per altri anni la condizione privilegiata di rappresentanti del popolo. Trarre tatticamente vantaggi, alzando rigidi steccati, sotto l’onda dei sondaggi. Trovare – e stavo per dire raccattare – Senatori per raggiungere una maggioranza, probabilmente con un costo, in termini di promesse per posti di Governo e di posizioni, aldilà dei meriti, nel ricambio delle 500 poltrone nei CDA delle aziende di Stato, in scadenza entro il prossimo giugno.

Il tutto trova una cornice in simpatie, antipatie e conflitti personali, degni di miglior causa.

E mentre ciò accade, la barca tricolore, in cerca di improbabili risorse, va verso la deriva!

I più accorti lanciano la palla verso il sommo Colle, appellandosi alla saggezza del Presidente Mattarella. Egli sicuramente sarà prodigo di esortazioni, ma deve muoversi nei limiti che la Costituzione e l’equilibrio della posizione impongono.

Occorre un traghettatore che, al di sopra della sfera politica e con notevole prestigio, nazionale e internazionale, possa guidare un Governo di “salute pubblica”, da qui alla prossima Legislatura, rassicurando i mercati.


A chi l’arduo compito?

Le figure più accreditate, senza dubbio, sono quelle di Giuliano Amato e Mario Draghi (in ordine alfabetico).

Credo sia inutile tracciarne la storia e richiamarne le benemerenze.

Circa l’ex Presidente della BCE è da dire che, a proposte avanzategli nel tempo, ha risposto, sempre, con cortesi rifiuti, privilegiando impegni culturali, sia nazionali che internazionali, che lo assorbono.

Per quanto riguarda Amato, si può essere certi che, egli, dalla sua attuale posizione di Vice Presidente della Corte Costituzionale, stia seguendo con apprensione, la dinamica politica ed economica in corso.

Con tale preoccupazione e da servitore dello Stato, probabilmente, non avrebbe la forza di sottrarsi ad un così gravoso compito. Do, però, per scontata una sua resistenza, a motivo del dato anagrafico.

Egli, con generosità ed onestà, potrebbe sostenere che nuove generazioni debbano essere coinvolte. Anche perchè per bontà sua, avremmo le risorse umane con l’età giusta, pronte a scendere in campo.

Per l’età, è facile obiettare che esistono validi esempi di preziose risorse scesein campo nella storia del Paese. Personalità di altissimo profilo non più giovani, che vanno da Sandro Pertini a Giorgio Napolitano, unitamente a qualche altra testimonianza.

Se  guardiamo oltre oceano abbiamo il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nonostante l’età,  costituisce per il paese  una  importante risorsa. E quest’ultimo non gioca a tennis come, invece, continua a fare il nostro!

Prenderei la sua legittima ritrosia sulla “maggiore età”, come manifestazione di una signorile e simpatica civetteria, che gli fa onore.

Purtroppo, dubito che le suddette indicazioni trovino riscontro nella realtà.

Sentivo, in ogni caso, l’obbligo di esternarle, per dovere verso la mia coscienza civile.

Però, mai dire mai!

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