Le risorse del PNRR e la svolta sostenibile dell’agricoltura

Le risorse per l’evoluzione del settore agroalimentare hanno rappresentato uno dei temi ricorrenti della XX edizione di Cibus. Una tematica al centro dell’attenzione dei lavori fieristici durante il corso della terza giornata con il convegno “PNRR: Strumenti per i giovani imprenditori dell’agroalimentare” organizzato dai Giovani di Confagricoltura ANGA e Federalimentare. “Il PNRR può contribuire a rilanciare il mondo agricolo e agroalimentare, abbiamo rilevato che gli strumenti sono adatti, abbiamo solo bisogno di pragmatismo e tempi certi”, ha dichiarato Francesco Mastrandrea, Presidente dei Giovani di Confagricoltura, intervenendo al convegno. “Tuttavia, bisogna evitare eccessi e fughe in avanti. La sostenibilità è un tema centrale, ma non possiamo permettere che diventi un sinonimo di decrescita. Deve essere intesa in termini di innovazione per tutta la filiera, senza però che questo diventi un limite”, ha avvertito Alessandro Squeri, Presidente dei Giovani di Federalimentare.

Il PNRR stanzia per la rivoluzione verde e la transizione ecologica più del 30% del totale, quasi 60 miliardi di euro, di cui 2.8 miliardi sono dedicati all’agricoltura sostenibile e all’economia circolare, con investimenti che riguardano lo sviluppo di una filiera agricola e alimentare smart e sostenibile. L’obiettivo è quello di rafforzare il settore agricolo, rendendolo più competitivo, resiliente e sostenibile. Il PNRR verticalizzato sull’agricoltura si articola su tre pilastri: Economia circolare e agricoltura sostenibile, Contratti di filiera e di distretto e Tutela del territorio e della risorsa idrica. Sul tema dell’etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari va registrata la posizione di Confagricoltura, espressa nel corso del convegno “L’informazione nutrizionale in Europa”.

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La partita che si gioca è ampia perché riguarda il futuro dell’agricoltura italiana e dell’industria alimentare, è la partita tra il cibo sintetico e quello generato dalla terra. Va detto che a livello europeo le posizioni sul Nutriscore, inizialmente contrarie alla posizione italiana, stanno cambiando. Insieme a tutta la filiera possiamo vincere la battaglia a difesa della corretta informazione, dell’agricoltura e di tutto il comparto agroalimentare”, ha ribadito Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura. Inoltre, all’interno di The Hub, l’area delle aziende Horeca, si è svolto un importante convegno, organizzato da Dolcitalia, sulle problematiche del settore dei bar, ristoranti e affini.  “Il mondo dell’Horeca sta uscendo da un periodo assai difficile, che però ci dà l’occasione per un grande cambiamento. Il canale ha bisogno di aumentare il livello culturale, quello organizzativo e professionale e fare passi decisi verso la digitalizzazione”, ha detto Stefano Raffaglio, Direttore di Dolcitalia.

Particolarmente importante il convegno su “Farm to Fork: food waste and sustainabilility in Europe”, curato da Plug and Play Italy. Tra i temi trattati, quello dello spreco alimentare. La sostenibilità in ambito food è legata soprattutto allla drastica riduzione degli sprechi causati da una moltitudine di processi inadeguati, come ad esempio produzione eccessiva e inefficienza nella gestione dell’inventory, ma anche opportunità di miglioramento nei processi di vendita e consumo finale. Secondo la FAO è possibile distinguere tra i concetti di perdita di cibo, che avviene prima che il prodotto sia finalizzato e distribuito, e di spreco di cibo, relativo a ciò che viene sprecato dai rivenditori e consumatori finali.

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