Romain Grosjean e i suoi 28 secondi di paura e terrore

Tecnologia, prontezza, allenamento o il fato. In queste ore ne abbiamo letto di ogni ma la cosa importante e che Romain Grosjean, pilota della scuderia Haas, sia salvo.

Ma cosa è successo? Primo giro, esterno della curva 4, l’auto viaggia a 221 km/h quando con una manovra sbagliata il pilota si tocca con Daniil Kvat perdendo il controllo. A quel punto la macchina colpisce quasi perpendicolare la barriera di protezione ed in più a peggiorare le cose l’angolazione del guardrail che doveva essere posizionato in maniera diversa.

Da quel momento il mondo rimane senza fiato: l’auto prende fuoco dopo essersi spezzata in due. Dopo 28 secondi Grosjean esce dalla monoposto. Subito trasportato in ospedale i medici hanno riscontrato solo bruciature e piccole ustioni alle mani ed hanno escluso possibili fratture.

Sicuramente importante per la sua sopravvivenza è stato l’ “Halo” la barra circolare attorno alla testa: senza quello, l’urto con la barriera sarebbe stato fatale. L’Halo è stato introdotto nel 2018 per volere della Fia, su volere di Jean Todt e di Charlie Whiting, ma molti piloti non erano favorevoli fra i quali lo stesso Grosjean che come altri lo avevano sopranominato «l’infradito». Questo sistema ha già salvato molte vite, e ormai nessuno si sogna di metterlo in discussione.

L’Halo pesa 9 kg circa, in titanio ed è agganciato al telaio della macchina con tre punti di attacco. La sua progettazione partì dopo il terribile incidente del Gran Premio del Giappone del 2014, quando Jules Bianchi, colpì ad alta velocità un trattore; il pilota francese della Marussia morì mesi dopo a causa delle conseguenze del tremendo impatto. L’Halo è stato progettato per resistere carichi enormi, gli inglesi dicono che può sopportare il peso di un autobus londinese a due piani.

Nella storia della Formula 1 sono stati tanti i campioni che hanno perso la vita o che sono rimasti mutilati: Niki Lauda, rimasto sfigurato dal fuoco, Riccardo Paletti, morì dopo la schianto della sua monoposto, Ayrton Senna, morì a causa di un guasto allo sterzo.

Per fortuna in questo caso Romain Grosjean ne è uscito sano e salvo ed ha deciso di ringraziare, fans e non, per i messaggi ricevuti tramite un video caricato sul suo profilo Instagram.

 

 

 

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