Rossano Rubicondi: la causa della morte un melanoma. Ma cosa è un melanoma?

Come annunciato questa notte, Rossano Rubicondi è morto all’età di 49 anni. La prima a dare la notizia è stata Simona Ventura che tanto lo aveva voluto nella sua edizione de “L’Isola dei Famosi“.

Fino a quel momento non erano note le cause della morte. Le ha raccontate qualche ora dopo il direttore di Novella 2000 Roberto Alessi che ha scritto: “Sapevo che aveva Rossano Rubicondi un melanoma, lo avevo incontrato un anno fa a cena da amici. Aveva un cerotto sulla mano. Sembrava una cosa da niente. Poi, invece, so che ha affrontato cure pesanti. Prima della pandemia, aveva avviato un progetto di ristorazione vicino a Miami. Ultimamente si era anche riavvicinato a Ivana Trump e molti pensavano che volessero anche risposarsi“.

Nell’aprile del 2008 Rossano Rubicondi aveva sposato Ivana Trump da cui si separò dopo solo 8 mesi. Ma tra i due è sempre rimasto un feeling. Da parte della sua ex moglie ancora nessun messaggio di saluto pubblico.

Ma cosa è un melanoma, il terribile cancro che ha ucciso Rossano Rubiconi? Il melanoma è un tumore, spesso molto aggressivo, che origina nella cute o, più raramente, negli occhi o nelle mucose. Si sviluppa dai melanociti, le cellule che producono la melanina, il pigmento che conferisce alla cute la sua colorazione. Il rischio di sviluppare il melanoma della cute è in continuo aumento negli ultimi decenni in tutto il mondo occidentale ed è sempre più frequentemente in età giovanile. È molto più comune nelle persone dalla cute chiara e colpisce in misura leggermente maggiore le donne rispetto agli uomini.

Il melanoma si forma quando si verifica un errore genetico nelle cellule che producono la melanina, cioè i melanociti. Queste cellule sono presenti in maniera addensata nei nevi melanociti della pelle, comunemente detti nei, e, per motivi non ancora non del tutto noti, possono iniziare a proliferare in modo disordinato. Tra le cause che possono spingere un neo a proliferare verso il melanoma ci sono l’esposizione al sole e quelle alle lampade UV.

Come spiegato sul sito dell’AIRC, l’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, ci sono una serie di “sintomi” che possono aiutarci a capire se qualcosa non va nella nostra pelle. Il segno principale del melanoma cutaneo è il cambiamento nell’aspetto di un neo o la comparsa di uno nuovo. Le caratteristiche di un neo che possono indicare l’insorgenza di un melanoma sono riassunte nella sigla ABCDE:

  • A come Asimmetria nella forma (un neo benigno è generalmente circolare o comunque tondeggiante, un melanoma è più irregolare);

  • B come Bordi irregolari e indistinti;

  • C come Colore variabile (ovvero con sfumature diverse all’interno del neo stesso);

  • D come Dimensioni in aumento, sia in larghezza sia in spessore;

  • E come Evoluzione del neo che, in un tempo piuttosto breve, mostra cambiamenti di aspetto.

Altri campanelli d’allarme che devono essere valutati da un medico sono un neo che sanguina, che prude o che è circondato da un nodulo o da un’area arrossata.

Sempre sul sito vengono dati dei consigli su come prevenire e soprattutto come fare una diagnosi precoce. Primo punto assoluto per una maggiore prevenzione e non esporsi al sole nelle ore più calde o un utilizzo spasmodico delle lampade UV. È inoltre necessario controllare periodicamente l’aspetto dei propri nei, sia consultando il dermatologo, sia autonomamente guardandosi allo specchio e facendosi guardare da un familiare nei punti non raggiungibili col proprio sguardo.

Sarebbe opportuno che, oltre il controllo periodico dei propri nei, venga anche fatto ovviamente un controllo da parte di un dermatologo annualmente o semestralmente.

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