“La nostra richiesta è che Silvio Berlusconi venga assolto perché il fatto non sussiste. Non neghiamo che abbia versato denaro alle persone coinvolte nei processi Ruby 1 e Ruby 2, ma versato non per finalità corruttive”. Franco Coppi, difensore (insieme al collega Federico Cecconi) del leader di Forza Italia, apre così la sua requisitoria nel processo milanese Ruby ter. Per l’ex Premier accusato di corruzione in atti giudiziari il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto, lo scorso maggio, una condanna a 6 anni di reclusione.
“Alla luce dell’ordinanza (della corte, ndr) del 3 novembre i soggetti non avrebbero potuto mai assumere la qualifica di testimoni e questa impossibilità rende i fatti ancora una volta irrilevanti”, ha detto ancora Coppi chiudendo così la sua breve requisitoria – durata meno di mezz’ora..
Nel suo intervento, Coppi ha affrontato “tesi di rincalzo, che sono soprattutto tesi di natura giuridica” per spiegare che “la qualità di testimone di pubblico ufficiale si acquisisce con la citazione” e dunque che l’aver ricevuto “denaro o utilità” di fatto “non implica il reato contestato” per le persone a processo. Se è vero che ci sono versamenti avvenuto anche dopo la citazione, “ci troveremmo di fronti ad accordi che quando posti in essere non sarebbero un reato”.
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