Il Comitato nazionale anti-terrorismo della Russia ha dichiarato oggi lo stato di allerta per tre regioni sul confine con l’Ucraina: si tratta di Belgorod, Briansk e Kursk. La mossa, in risposta all’avvio nei giorni scorsi dell’offensiva ucraina in territorio russo, permetterà alle forze di sicurezza di restringere la libertà di movimento e il diritto alla privacy dei residenti.
Nell’annunciare la misura il comitato fa riferimento “all’intento senza precedenti” dell’Ucraina di destabilizzare la situazione in diverse regioni, in particolare quella di Kursk dove le forze ucraine hanno causato “vittime tra la popolazione civile e distruzione di edifici civili”. Quindi, conclude la nota, “al fine di garantire a sicurezza dei cittadini e reprimere la minaccia di atti terroristici da parte di formazioni nemiche di sabotaggio” è stato dichiarato lo stato di allerta.
La misura permette di interrompere le reti di comunicazione, arrestare cittadini senza averli identificati, sequestrare veicoli, intercettare comunicazioni telefoniche e online e trasferire i residenti di queste regioni in “zone sicure”. La regione di Kursk è in stato di emergenza dalla notte del 7 agosto quando sono iniziate le incursioni di centinaia di militari e mezzi corazzati ucraine. Anche diverse aree dalla provincia di Belgorod hanno subito interruzioni dell’energia elettrica a seguito degli attacchi delle forze ucraine.