Russia – Ucraina: botta e risposta sul secondo vertice di “pace”

Ancora non tira aria di pace tra Russia e Ucraina. Qualcosa però potrebbe muoversi in ottica di un prossimo negoziato tra i due Paesi. Il Presidente ucraino Zelensky ha percepito il possibile cambiamento degli USA, in caso di vittoria di Trump alle prossime elezioni.

Per questa ragione il leader di Kiev ha orchestrato un’apertura nei confronti dei russi, invitandoli a partecipare a un secondo vertice di pace. Vertice che seguirebbe quello andato in scena in Svizzera, dove parteciparono le delegazioni di 92 Paesi ma non quella russa. Zelenky fa il gesto di tendere la mano al nemico, che però prende tempo fingendo di non capire l’invito, in attesa del verdetto dalle urne statunitensi del prossimo 5 novembre.

Il piano espresso ieri dal Presidente ucraino è quello di preparare per novembre un piano per l’organizzazione del secondo vertice internazionale sulla sua visione della pace. Da Mosca, però, fanno sapere di non aver capito il messaggio lanciato da Zelensky quando parla di secondo vertice di pace. “Il primo vertice di pace non era affatto un vertice di pace. Quindi bisogna capire cosa ha in mente Zelensky“, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a Zvezda.

Gli ucraini intanto continuano a respingere compatti le richieste di resa che arrivano da Putin.  L’83% degli ucraini respinge le condizioni proposte dalla Russia, che prevedono il ritiro dalle quattro regioni annesse da Mosca nel settembre del 2022.

(Foto da Pixabay)

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