Sale a 9.600 morti e 45mila feriti il bilancio del terremoto in Turchia e Siria

Sale a oltre 9.600 morti e 45mila feriti il bilancio del terremoto in Turchia e Siria. L’Autorità turca per la gestione delle emergenze e dei disastri naturali ha riferito che sono 7.108 i morti accertati nelle province di Kahramanmaras, Gaziantep, Sanliurfa, Diyarbakir, Adana, Adiyaman, Osmaniye, Hatay, Kilis, Malatya e Elazig.

Il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, si sta recando nel sud est della Turchia.

Nelle zone devastate dal terremoto e colpite dal gelo accdono miracoli, come il ritrovamento di una bambina di circa 8 anni che è stata salvata dopo essere rimasta intrappolata sotto le macerie per 40 ore a Salqin una città nel nord ovest della Siria. Mentre ad Hatay, in Turchia, un bambino di otto anni è stato salvato dalle macerie di un edificio crollato dopo circa 52 ore. Il bimbo è stato riportato dalla madre che lo ha accolto con un grande abbraccio.

Un giornalista turco, Ibrahim Haskologlu, racconta a Bbc News Channel che le persone stanno inviando a lui e ad altri giornalisti video, note vocali e le loro posizioni in diretta da sotto le macerie. Il giornalista dice: “Ci dicono dove sono e non possiamo fare nulla”.

Nelle zone colpite sono stati dispiegati oltre 96.600 agenti, dipendenti di Ong, squadre di ricerca e soccorso e volontari. Inoltre è stato allestito un ponte aereo per il trasferimento di personale e materiale da Istanbul, Ankara e Smirne.

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