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Salgono ancora l’indice di trasmissibilità Rt e l’incidenza dei casi

Da quanto si apprende, dal monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute all’esame delle cabina di regia, in Italia salgono ancora l’indice di trasmissibilità Rt che è a 1,43 dal valore di 1,18 della settimana precedente e l’incidenza dei casi Covid che è pari a 1669 casi su 100mila abitanti.

Il monitoraggio evidenzia che il tasso di occupazione in terapia intensiva questa settimana è al 15,4% contro il 12,9% della settimana precedente. Invece il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale anch’esso ed è al 21,6%  rispetto al 17,1%.

Il Direttore sanitario dell’Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, afferma: “Il virus sembra avere sempre più i connotati di una malattia stagionale endemica. Il virus non sta più prendendo i polmoni, ma si sta fermando alle prime vie aeree, come capita con le più comuni patologie respiratorie. La variante del coronavirus Omicron è poco patogena e presenta un’attenuazione della malattia”.

Vaia che riporta i risultati di alcuni studi internazionali spiega: “Quasi l’80% dei contagiati da Omicron è pauci o asintomatico. Difficile prevedere nuove ondate del virus. In autunno si penserà a mettere al sicuro gli anziani e i fragili, proprio come da anni si fa con il virus stagionale. Omicron, seppure meno patogena, resta molto più contagiosa della precedente variante Delta. Ragion per cui per evitare l’alta incidenza che stiamo osservando, oltre al superamento del brevetto, serve urgentemente un aggiornamento dei vaccini contro le varianti”.


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