“Salute Unica”, il nuovo piano di Prevenzione della Regione Umbria

Sono legate al concetto di “Salute Unica” le logiche che guidano il nuovo piano di Prevenzione della Regione Umbria i cui contenuti sono stati approfonditi stamani nel corso di un incontro nella sede della Scuola di amministrazione pubblica di Villa Umbra, alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

Illustrando i punti salienti del programma il direttore regionale, Massimo D’Angelo, ha detto: “L’emergenza pandemica ha mostrato che le attività di prevenzione sono fondamentali per lo sviluppo economico e sociale del territorio e che la salute di tutti dipende dalla salute di ciascuno. Il Piano Regionale della Prevenzione (PNR) consolida una visione che considera la salute come risultato di uno sviluppo sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente (One Health) che, riconoscendo l’interconnessione tra la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi, promuove l’applicazione di un approccio multidisciplinare, intersettoriale e coordinato per affrontare i rischi potenziali o già esistenti che hanno origine dall’interfaccia tra ambiente-animali-ecosistemi. Con l’evento odierno – ha concluso – rendiamo conto a tutti le parti sociali come la Regione sta investendo nella prevenzione e di quali programmi andremo a sviluppare nei prossimi anni, a beneficio dell’intera popolazione umbra”.

Come ricordato dal responsabile del servizio prevenzione della Regione Umbria, Salvatore Macrì, il Piano regionale della prevenzione (PRP) 2022 – 2025 ha come punto di riferimento il Piano Nazionale della Prevenzione ed è costituito da 10 programmi predefiniti e da 6 programmi liberi. Il documento, rappresentando quindi la cornice comune degli obiettivi di molte delle aree importanti per la Sanità Pubblica, investe sulla messa a sistema dei programmi di prevenzione collettiva (come vaccinazioni e screening oncologici) e di linee di azione basate su evidenze di costo-efficacia, buone pratiche consolidate e documentate, strategie raccomandate, nazionali e internazionali.

Il Piano adotta un sistema di valutazione, che consente di misurare, nel tempo, e in coerenza con il monitoraggio dell’applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, lo stato di attuazione dei programmi, anche al fine di migliorarli in itinere, nonché il raggiungimento dei risultati di salute e di equità attesi e svolge un ruolo di governance permettendo l’integrazione tra le azioni previste da leggi, regolamenti e piani di settore, prime tra tutte le malattie infettive, le malattie trasmesse con gli alimenti, la gestione delle emergenze epidemiche, l’igiene urbana e le tematiche ambientali legati alla promozione della salute e l’antimicrobicoresistenza.

Fondamentale nel Piano è il concetto di equità: pertanto, uno stesso intervento di miglioramento della comunità deve assolutamente tenere conto delle classi più vulnerabili della popolazione e a garanzia di queste fasce della popolazione è stato istituito nel Centro Regionale per la Salute Globale un “Laboratorio di equità” che supporta il piano in tutte le sue azioni.

Nel 2022 sono molte le azioni che sono state e si stanno avviando per il tramite di accordi inter istituzionali, evidenziando che i determinanti della salute sono in gran parte sociali: la regione Umbria ha aderito a modelli internazionali dell’OMS sulla promozione della salute nelle scuole e nelle aziende, così come sono stati siglati accordi con le zone sociali di tutta la regione per attività intersettoriali di promozione della salute a livello locale con progetti specifici e di più ampie vedute sul problema delle dipendenze, compreso il gioco d’azzardo e sul Programma delle Comunità attive e degli incidenti domestici e stradali dove sono stati già predisposti corsi di formazione per tutte le figure sanitarie, per i Medici competenti e per i Medici di Medicina Generale.

Nel programma del PRP è stato inserito il Piano Pandemico Regionale e anche un nuovo sistema di registrazione delle Malattie Infettive.

  La Regione Umbria sta procedendo all’adeguamento dei propri sistemi di notifica tramite il sistema Premal di cui al DM 7 marzo 2022 e si è adeguata all’Ordinanza 22 luglio 2022 segnalazione dei casi di infezione da virus del vaiolo delle scimmie alimentando il sistema Premal con le segnalazioni pervenute alle competentinstrutture entro le 24 ore. Sempre nel 2022 è stata predisposta la campagna di vaccinazione contro Monkeypox per arginare prontamente questa malattia infettiva emergente ed è stata costituita una nuova commissione tecnico scientifica per la programmazione e valutazione delle attività vaccinali. Un’ampia parte è stata dedicata ai programmi di screening compreso lo screening colorettale attraverso il coinvolgimento delle farmacie. Fondamentale poi l’attività di monitoraggio e controllo del fenomeno dell’antimicrobicoresistenza tramite l’Istituzione del tavolo PNCAR.

Non ultimo si è costituito un Tavolo regionale sul tema molto importante dell’Ambiente Clima e salute, tavolo anche questo interistituzionale con soggetti esterni all’ambito sanitario.


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Redazione

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