Secondo quanto afferma il Vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, quasi tutti i Vescovi italiani “sparano a zero contro l’Autonomia, approvata in Parlamento e riconosciuta in Costituzione. Con tutto il rispetto – precisa, manifestando un certo timore reverenziale – non sono assolutamente d’accordo: l’Autonomia porterà efficienza, modernità, più servizi ai cittadini e meno sprechi. Voi – aggiunge sui social – che ne pensate degli attacchi dei vescovi?“.
Le affermazioni e il sondaggio lanciato da Matteo Salvini, scaturisce dall’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica dal Vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Vescovo di Cassano allo Ionio, Monsignor Francesco Savino. L’Alto prelato ha dichiarato che – “con la riforma dell’autonomia differenziata non solo avremo tante Italie quante le Regioni, ma si rischia pure un Far West tra quelle povere“.
Come ripreso dal quotidiano on line LaCnews24, il Senatore del PD Nicola Irto ha diramato una nota nella quale ha dichiarato che – l’allarme sull’autonomia differenziata lanciato da Monsignor Savino non è nuovo. Da tempo il Vicepresidente della CEI parla dei pericoli della riforma Calderoli, che in una recente intervista ha bollato come “far west”. È un errore clamoroso della Lega e del Governo Meloni – precisa il Senatore – entrare a gamba tesa nelle posizioni autonome della CEI”.
E sempre in merito alla polemica sull’autonomia differenziata sollevata da Monsignor Savino e sulla quale era insorto il Presidente della Regione Veneto Zaia, invitando polemicamente il Vescovo a documentarsi meglio sulla riforma, il quotidiano calabrese, in un altro articolo a firma del giornalista Massimo Clausi, aveva riportato il commento di risposta del Senatore Dem che ha dichiarato – Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia altera la realtà e non dice parole di verità. Zaia – rimarca Irto – sa benissimo, infatti, al netto della propaganda cui è abituato, che l’autonomia differenziata va ad aumentare i divari territoriali, a creare diseguaglianze estreme tra le aree del Paese, difficilmente sanabili. Sul tema dell’eguaglianza tra i cittadini, che sono anzitutto persone, non si può giocare né scherzare.
(foto da screenshot Camera)